Un box chiuso per proteggere la postazione del Triage e scongiurare eventuali aggressioni agli infermieri. E’ la principale ipotesi al vaglio dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, elaborata per porre rimedio all’odioso fenomeno delle violenze contro il personale del pronto soccorso. Un fenomeno confermato da due episodi che si sono verificati nelle notti del 1° e del 2 maggio all’ospedale Lotti di Pontedera (Pisa).
Il primo di tali episodi ha visto protagonista un 25enne extracomunitario, già noto alle forze dell’ordine, che ha minacciato e aggredito verbalmente il personale perché non voleva aspettare il proprio turno per la visita. Per riportare la calma in reparto si è reso necessario l’intervento dei carabinieri, che hanno bloccato e poi portato in caserma il ragazzo, denunciandolo per interruzione di pubblico servizio.
Ancora più grave l’episodio della notte successiva, allorché un paziente ha aggredito alle spalle un’infermiera, prendendola a pugni, per poi riservare lo stesso trattamento a un collega accorso in aiuto della donna.
“Il paziente ha colpito più volte l’infermiera – riciostruisce Daniele Carbocci, segretario provinciale del sindacato Nursind –. Questo è stato possibile per la situazione logistica del punto Triage, che non protegge il personale dai pazienti già entrati oltre la sala di attesa, lasciando l’infermiere triagista con le spalle scoperte. Un problema sul quale abbiamo preso più volte posizione come sindacato. E’ necessario che venga istallata un’adeguata protezione del personale”.
E le ultime notizie dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest sembrano andare proprio in questa direzione. La decisione definitiva sulla proposta di installare un box a protezione del Triage, comunque, dovrebbe arrivare oggi, nel corso di una riunione convocata con urgenza.
Redazione Nurse Times
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