INTRODUZIONE
La gestione delle problematiche cutanee croniche risulta complessa, soprattutto tra la popolazione anziana e nei soggetti con patologie vascolari periferiche. Il percorso assistenziale deve essere strutturato secondo fasi ben definite, perché spesso la natura dell’ulcera non è identificabile, ma soprattutto la loro guarigione viene in alcuni casi ostacolata da fattori ancora poco chiari. Fondamentale, quindi, effettuare una valutazione dei fattori sistemici ed estrinseci che influenzano il processo di guarigione.
FATTORI SISTEMICI
- Età avanzata
- Comorbidità
- Malnutrizione
- Stato immunologico del paziente
- Vasculopatia periferica
- Anemia
FATTORI ESTRINSECI
- Condizioni igieniche e ambientali
- Scarsa aderenza al piano terapeutico
Le lesioni ulcerative degli arti inferiori costituiscono una problematica comune, attribuibile a microtraumi domestici, compromissione struttura- le della cute e disfunzioni del circolo venoso. Di seguito si presenta un caso clinico di ulcera tibiale insorta in seguito alla presenza di schegge metalliche che hanno determinato un processo infiammatorio cronico.
DISCUSSIONE
Il processo di guarigione di una lesione cutanea deve essere guidato da un percorso assistenziale articolato in quattro fasi:
- Valutazione clinica della lesione
- Pianificazione del piano di cura
- Implementazione degli interventi assistenziali
- Verifica e rivalutazione periodica dell’evoluzione della ferita
Il rispetto di queste fasi consente il processo di cura. Tale struttura metodologica è indispensabile per:
- Definire l’eziologia della lesione
- Individuare fattori locali e sistemici
- Effettuare una documentazione accurata e standardizzata dello stato della ferita
- Monitorare l’evoluzione temporale della lesione
- Valutare l’efficacia del trattamento in corso
Nel trattamento delle lesioni cutanee croniche, nella fase iniziale, l’utili- zzo di medicazioni avanzate a base di argento e idrofibra risulta efficace nel controllo di infezioni, biofilm e l’eccesso di essudato,. Queste medi- cazioni combinano un’azione antimicrobica con una capacità elevata di assorbimento. Durante la fase di granulazione, si preferiscono gel idra- tanti e schiume in poliuretano, che mantengono l’umidità del letto della ferita, favorendo il rimodellamento tissutale e prevenendo la macerazio- ne dei margini cutanei e la disidratazione della lesione.
CASO CLINICO
Paziente maschio di 74 anni, residente in Rsa, presenta un’ulcera croni- ca alla gamba destra, causata da trauma esplosivo avvenuto 40 anni prima.
TRATTAMENTO
All’osservazione iniziale, l’ulcera presentava perdita tissutale con esposizione del tendine. Eseguito debridement meccanico, detersione e disinfezione della lesione. Si è proceduto con medicazione a base di idrofibra con argento.
EVOLUZIONE
Dopo 4 settimane: la ferita mostrava segni di granulazione, con margi- ni lineari. Utilizzata una medicazione con adelmidrolo e schiuma in poliuretano. Dopo 5-6 settimane: si è verificata una ridu- zione significativa del volume ulcerativo e della fibrina superficiale con margini epitelizzanti. Medicazione con gel e garza grassa.
GUARIGIONE
Dopo 12 settimane, la lesione risultava completamente guarita, con la presenza di piccoli esiti cicatriziali (cheloidi). Anche in situazioni cliniche complesse la guarigione delle lesioni croniche richiede un approccio basato su prove scientifiche. L’impiego di pro- cedure avanzate per il trattamento, si dimostra efficace nel superare le principali barriere alla riparazione dei tessuti.
Eleonora Di Pilato
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