Rilanciamo un approfondimento sul tema a cura di Humanitas Salute.
L’ulcera gastrica è una condizione patologica caratterizzata da una lesione della mucosa dello stomaco che si estende fino a interessare gli strati più interni. Qualunque sia la causa, l’ulcera gastrica è sempre il risultato di uno squilibrio tra fattori aggressivi (come l’acido cloridrico e pepsina) e fattori difensivi (ad esempio muco e bicarbonati) della mucosa gastroduodenale.
Gli uomini sono più frequentemente colpiti rispetto alle donne, anche se l’ulcera peptica difficilmente colpisce prima dei vent’anni. La sua incidenza, però, cresce nelle decadi successive fino a raggiungere un picco massimo intorno ai 50 anni. L’ulcera gastrica non va comunque sottovalutata: la malattia ulcerosa può essere causa di mortalità per l’insorgenza di complicanze, come ad esempio emorragie o perforazioni.
Tra le cause dell’ulcera gastrica menzioniamo: l’infezione da parte di un batterio, in particolare l’Helicobacter pylori; una predisposizione genetica alla malattia; l’uso di determinati farmaci (come aspirina e antinfiammatori); il consumo eccessivo di alcolici; lo stress.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Danilo Paduano, gastroenterologo in Humanitas Mater Domini e all’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese: «Il primo sintomo, nonché il più frequente, dell’ulcera gastrica è il dolore addominale, spesso localizzato alla bocca dello stomaco, nell’epigastrio.È un dolore sordo, che tende a insorgere subito dopo aver mangiato, e a volte può peggiorare proprio dal pasto».
In altri casi il dolore può accompagnarsi o essere sostituito da altri sintomi, come:
- senso di pienezza
- gonfiore post-prandiale
- digestione lenta o difficoltà di digestione
- nausea a volte accompagnata da vomito
- pirosi epigastrica e retrosternale
- inappetenza
- dimagrimento
«Essendo una patologia caratterizzata da cicatrizzazioni e recidive, è naturale che anche la sintomatologia sia in genere intermittente ed episodica, intervallata da periodi di benessere della durata di alcuni mesi, con periodi di riacutizzazione prevalentemente stagionali, solitamente in primavera e in autunno», continua l’esperto.
Lo stress psicologico intenso e l’ansia correlata a eventuali problematiche, sono alcuni dei fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare l’ulcera gastrica. Anche l’assunzione di alcuni farmaci può causare problematiche simili, primi tra tutti i FANS, l’aspirina e i cortisonici.
«I FANS – sottolinea Paduano – sono tra i medicinali più utilizzati al mondo per il trattamento dell’infiammazione e del dolore, e spesso la loro assunzione non avviene sotto controllo medico, ma per “automedicazione”. Non per niente sono, dopo l’infezione da Helicobacter pylori, la seconda causa di malattia. Al fine di prevenire il danno gastrointestinale, è preferibile associare farmaci come gli inibitori di pompa protonica, ai pazienti che richiedono terapia a lungo termine con FANS, o in trattamento cronica, con aspirina».
Prima di parlare di eventuali rimedi è bene specificare che un corretto trattamento dell’ulcera gastrica non può prescindere dalla diagnosi delle cause scatenanti. Conoscerne le cause, infatti, significa modificare la storia naturale della malattia ulcerosa, caratterizzata dalla comparsa di recidive nell’80% dei casi entro un anno. Utile a definire un corretto inquadramento clinico è l’esofagogastroduodenoscopia.
Per quanto riguarda i farmaci, nel trattamento dell’ulcera gastrica sono impiegati gli antisecretori, come gli inibitori di pompa protonica, che inibiscono notevolmente la produzione intragastrica di acido, e gli antagonisti dei recettori H2 dell’istamina. Inoltre, in presenza di infezione da Helicobacter pylori, fondamentale allo scopo di prevenire recidive è il suo trattamento con antibiotici.
Redazione Nurse Times
Fonte: Humanitas Salute
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