“Meritiamo rispetto” è il titolo della conferenza stampa che si terrà il 12 marzo, con inizio alle 11:30, alla Camera dei deputati in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sui sanitari.
Ogni giorno nelle corsie degli ospedali, nelle case di riposo, nei centri di assistenza, gli operatori socio-sanitari si prendono cura di chi è più fragile. Sono la prima voce che un paziente sente al mattino, la mano che lo aiuta ad alzarsi, lo sguardo che lo rassicura nei momenti di difficoltà. Eppure c’è un aspetto del loro lavoro di cui si parla troppo poco: gli oss subiscono spesso aggressioni fisiche, minacce, insulti. Episodi che si ripetono e lasciano segni invisibili, ma profondi. Non è un problema isolato, bensì una realtà diffusa, troppo spesso minimizzata o ignorata.
Una realtà che non si può più ignorare
“Viviamo una situazione insostenibile – spiega Angelo Minghetti, responsabile della Federazione Migep -. Gli oss sono in prima linea nell’assistenza, ma continuano a essere considerati marginali, e questo si riflette non solo sulle condizioni di lavoro, ma anche sulla loro sicurezza”.
“Vogliamo ribadire il diritto di tutti i professionisti della salute – spiega Antonio Squarcella, segretario nazionale SHC OSS -. Gli operatori devono lavorare in ambienti sicuri e rispettosi, promuovendo azioni concrete per la prevenzione della violenza e per il rafforzamento della tutela legale e istituzionale”.
Saverio Proia, esperto delle professioni sanitarie: “Non basta riconoscere il ruolo fondamentale degli oss: bisogna proteggerli. Servono misure concrete, tutele reali, perché nessuno dovrebbe rischiare la propria incolumità per svolgere il proprio lavoro”.
Una questione di rispetto
Questa non è solo una battaglia per gli oss, è una tutela per la dignità del lavoro, per un sistema sanitario che metta al centro non solo i pazienti, ma anche chi li assiste ogni giorno. Perché un operatore che lavora con paura non può garantire la qualità dell’assistenza. Perché se chi si prende cura degli altri non è protetto, l’intero sistema ne risente.
La violenza contro gli oss non può più essere trattata come un’emergenza occasionale. E’ un problema strutturale, che richiede risposte immediate e strategie di prevenzione. Non basta indignarsi di fronte a un episodio particolarmente grave per poi dimenticare tutto il giorno dopo. Serve un cambiamento reale.
“Meritiamo rispetto” è il titolo della conferenza stampa che si terrà il 12 marzo, con inizio alle 11:30, alla Camera dei deputati nella Giornata nazionale contro la violenza sui sanitari. L’evento è stato promosso dagli onorevoli Ilenia Malavasi e Marco Furfaro per mettere in evidenza il ruolo importante degli oss e per sensibilizzare l’opinione pubblica e la stessa categoria sul tema delle aggressioni. Sarà inoltre un’occasione per riflettere e agire, affinché chi si prende cura dei cittadini possa operare con dignità e serenità.
Interverranno Angelo Minghetti, Saverio Proia, Antonio Squarcella, Antonia Ballottin e Gennaro Sorrentino, degli Stati Generali Oss. Un momento per discutere, per proporre soluzioni, per dare voce a chi da troppo tempo viene lasciato solo. Perché questo incontro abbia un peso reale è fondamentale che gli oss partecipino numerosi. La loro presenza è la dimostrazione concreta che questo problema esiste, che non si può più rimandare, che chi lavora ogni giorno accanto ai pazienti merita rispetto e protezione.
Non si tratta solo di sicurezza sul lavoro. Si tratta di riconoscimento, di dignità. E il momento di agire è adesso. Per partecipare bisogna accreditarsi inviando una mail a [email protected].
Matteo Lucio Maiolo
Afrticoli correlati
- Caltanissetta, aggredisce un oss in Pronto soccorso: arrestato 26enne
- Pronto soccorso di Ivrea (Torino): infermieri e oss brutalmente aggrediti
- Galliera di Genova, nuova aggressione: calci a infermiere e oss
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento