All’ospedale di Ivrea i disagi per il personale sanitario non sono circoscritti al posto di lavoro in senso stretto. Di recente, infatti, sono emersi anche problemi legati al parcheggio della struttura, come rimarca Giuseppe Summa, segretario provinciale di Nursind Torino: “Dai colleghi mi sono arrivate numerose segnalazioni di posti occupati con sedie e tavoli del chiosco vicino”.
Posti occupati, cioè, al di fuori dello spazio per cui il chiosco paga al Comune l’occupazione di suolo pubblico. Un abuso sottolineato anche dal sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore: “L’operatore deve restare entro i limiti. Controlleremo che sia così. Perché un conto è avere un po’ di tolleranza se sta per arrivare un camion, un altro è trovarsi di fronte a più segnalazioni. Il Comune ha concesso abbonamenti agli operatori sanitari perché ci sono cantieri in corso, facendo così la sua parte. Chiediamo però l’aiuto di tutti, specie in questo momento”.
Dal canto suo il titolare del chiosco si difende: “Lo faccio solo quando arrivano i camion per scaricare le angurie. E’ una questione di sicurezza. In passato parcheggiavamo in strada e c’erano problemi di circolazione. Chiedo un po’ di tolleranza: gli infermieri devono lavorare, ma anche noi dobbiamo farlo. Tra l’altro siamo un presidio per i giovani a Ivrea”.
Ma non finisce qui. Nursind denuncia pure un problema che il personale sanitario dell’ospedale di Ivrea si trova a fronteggiare in tutta l’area dell’adiacente mercato, dove insistono diversi locali: “Purtroppo c’è anche chi segnala altri episodi spiacevoli, come quello di persone che orinano sui cofani delle automobili”.
Intanto, proprio a seguito della questione sollevata dal sindacato Nursind, i 30 abbonamenti gratuiti che il Comune di Ivrea ha messo a disposizione del personale sanitario per compensare la riduzione dei parcheggi a causa dei cantieri sono stati distribuiti tra i reparti all’interno dell’ospedale. All’interno di ciascun reparto, dunque, si provvederà alla rotazione degli abbonamenti, tenendo conto delle varie esigenze, come ad esempio la distanza dall’ospedale delle abitazioni di chi ci lavora.
La distribuzione è avvenuta proporzionalmente alla quantità di personale femminile che svolge la propria attività sui tre turni, con particolare riferimento ai turni pomeridiani. I problemi di sicurezza, infatti, sono stati segnalati con maggiore frequenza in quella fascia oraria.
Redazione Nurse Times
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