La denuncia parte da Napoli, dall’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate di Manuel Ruggero che solleva dubbi su sicurezza, legalità e responsabilità nell’impiego di mezzi non autorizzati per l’emergenza sanitaria
NAPOLI – Nelle ultime ore, una segnalazione diventata virale ha sollevato forti polemiche sul corretto impiego dei veicoli di emergenza sanitaria del 118, con particolare riferimento alle cosiddette “Panda di Galano”, utilizzate come automediche nella città di Napoli. Un post pubblicato sui social dal presidente dell’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, ha messo in evidenza come questi veicoli non riportino nel libretto di circolazione la fondamentale dicitura prevista per i veri mezzi di emergenza.
Auto civili spacciate per mezzi di soccorso?
In foto, è stato mostrato un libretto di circolazione di una automedica regolarmente in servizio nel 118, in cui è chiaramente visibile l’indicazione che ne attesta la classificazione come veicolo di emergenza sanitaria. Una dicitura assente nei mezzi attualmente impiegati nell’ASL Napoli 1 Centro, voluti dal Direttore della COT, Dott. Giuseppe Galano.
La questione va ben oltre la forma burocratica: riguarda sicurezza, formazione e legalità. Infatti, l’uso di auto civili, come le utilitarie Fiat Panda, senza omologazione specifica e senza i requisiti tecnici richiesti, può comportare rischi gravi per conducenti, pazienti e altri utenti della strada.
Requisiti obbligatori per l’utilizzo delle automediche
L’impiego di infermieri alla guida di un’automedica prevede requisiti precisi, che sembrerebbero essere ignorati nel caso delle “Panda di Galano”. In particolare:
- Valutazione del medico competente per l’idoneità alla nuova mansione;
- Frequenza di un corso di guida sicura per emergenze sanitarie;
- Verifica della copertura INAIL per eventuali infortuni su veicoli non classificati come mezzi di emergenza.
Senza questi passaggi, il personale sanitario rischia di trovarsi in una condizione di scopertura assicurativa e legale, con conseguenze potenzialmente molto gravi.
È legale installare un lampeggiante blu su un’auto civile?
Assolutamente no. L’Articolo 177 del Codice della Strada è chiarissimo: solo i veicoli ufficiali del pronto soccorso sanitario, della polizia, dei vigili del fuoco o della protezione civile possono essere dotati di dispositivi visivi a luce blu lampeggiante e sirene.
Violazioni previste:
- Sanzione amministrativa da € 87 a € 344;
- Sequestro del lampeggiante installato abusivamente.
Ma non solo: in alcuni casi, l’uso non autorizzato del lampeggiante blu può configurare un reato penale.
L’uso illecito dei segni distintivi è reato
L’Articolo 497-ter del Codice Penale punisce l’uso improprio di simboli o dispositivi che imitano quelli delle forze dell’ordine o dei mezzi di soccorso, con l’intento di indurre altri a credere falsamente che si tratti di veicoli ufficiali.
Le pene previste:
- Reclusione fino a 1 anno;
- Multa fino a € 516, salvo aggravanti.
In situazioni più gravi, potrebbe configurarsi anche il reato di usurpazione di pubbliche funzioni (art. 347 c.p.).
I rischi assicurativi e le responsabilità civili
In caso di incidente stradale, un veicolo non autorizzato che monta un lampeggiante blu potrebbe non essere coperto dall’assicurazione. Le compagnie potrebbero rifiutare il risarcimento, lasciando il conducente esposto a responsabilità civili e penali.
Inoltre, eventuali danni causati da un uso improprio del veicolo, o da una condotta di guida “urgente” non giustificata legalmente, potrebbero ricadere interamente sul sanitario alla guida, oltre che sull’ente che ha autorizzato (o tollerato) l’utilizzo del mezzo.
Il caso delle “Panda di Galano” riaccende i riflettori sulla necessità di rigoroso rispetto delle normative nella gestione dell’emergenza sanitaria territoriale. In un contesto così delicato, l’improvvisazione non è ammessa: la salute pubblica si tutela anche attraverso mezzi idonei, personale formato e responsabilità istituzionale.
I lampeggianti blu non sono gadget. Sono strumenti vitali, riservati esclusivamente ai veicoli ufficialidel sistema di emergenza-urgenza. Utilizzarli senza autorizzazione non è solo un errore tecnico: è una violazione della legge e un pericolo per tutti.
Redazione NurseTimes
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