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La rinascita di Farmacia Storica degli Incurabili e Museo delle Arti Sanitarie a Napoli

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Dopo cinque anni di chiusura, il 30 novembre 2024 è stata finalmente riaperta la Farmacia Storica degli Incurabili, uno dei tesori artistici e culturali più preziosi di Napoli. La chiusura era stata necessaria a seguito di un crollo strutturale verificatosi nell’aprile del 2019 all’interno del Complesso Monumentale Santa Maria del Popolo degli Incurabili, in cui la farmacia è dalle origini ospitata.

Costruita nel XVIII secolo, la Farmacia rappresenta un capolavoro del barocco napoletano. Le sue due sale, adornate da scaffalature in legno e vasi in maiolica decorata, custodivano originariamente ingredienti utilizzati per la preparazione di rimedi medicinali. Gli affreschi sui soffitti e i pavimenti riccamente decorati testimoniano l’abilità artistica dell’epoca, rendendo questo luogo un simbolo dell’unione tra arte e scienza.

Contestualmente alla riapertura la Regione Campania ha avviato un ambizioso progetto di riqualificazione per l’intero complesso degli Incurabili, stanziando 100 milioni di euro. Il piano prevede il restauro di nove edifici, inclusi il giardino e l’ex istituto di Anatomia patologica. Parte del complesso sarà trasformata in un polo culturale e museale, pur mantenendo alcune delle sue funzioni sanitarie originarie.

Accanto alla Farmacia Storica, il Museo delle Arti Sanitarie continua a raccontare la storia della medicina a Napoli. Fondato nel 2010, ospita strumenti chirurgici antichi, farmacie portatili e testi storici che offrono ai visitatori un viaggio attraverso l’evoluzione delle pratiche mediche. Le sue quattro sale tematiche esplorano i legami tra arte, scienza e tradizione, rappresentando un patrimonio unico nel suo genere.

La riapertura della Farmacia e le attività del Museo rafforzano il ruolo del Complesso degli Incurabili come centro di eccellenza culturale e storica. Questo luogo, situato nel cuore di Napoli, torna ad accogliere visitatori da tutto il mondo, offrendo un’esperienza che intreccia bellezza artistica, valore storico e conoscenza scientifica.

La storia del Complesso Monumentale degli Incurabili di Napoli è intimamente legata alla figura della Beata Maria Lorenza Longo, una donna straordinaria il cui impegno spirituale e sociale ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della città. Fondato nel 1522, il complesso nacque per offrire cure ai malati più poveri e bisognosi, grazie alla visione e alla determinazione di Maria Longo, che seppe unire fede, carità e pragmatismo.

Originaria della Catalogna, Maria Longo giunse a Napoli all’inizio del XVI secolo, in seguito a un pellegrinaggio miracoloso al Santuario di Loreto. Affetta da una grave paralisi, recuperò la salute e decise di dedicare la sua vita al servizio di Dio e dei più deboli. In un’epoca in cui l’assistenza sanitaria era appannaggio di pochi, Maria si fece promotrice di un progetto ambizioso: la costruzione di un ospedale che potesse accogliere i malati “incurabili”, coloro che erano stati abbandonati dal sistema sanitario dell’epoca.

Grazie al sostegno del viceré di Napoli, il complesso prese forma nel cuore della città, diventando presto un punto di riferimento non solo per le cure mediche, ma anche per la ricerca scientifica. Maria Longo, insieme a un gruppo di donne animate dalla stessa fede e dedizione, creò un ambiente in cui la medicina si intrecciava con la spiritualità, rivoluzionando il concetto di assistenza sanitaria.

La fondazione del complesso segnò anche l’inizio di un modello innovativo di cura: la collaborazione tra medici, speziali e religiosi, che lavoravano insieme per alleviare le sofferenze dei pazienti. In questo contesto nacque, secoli dopo, la celebre Farmacia Storica, una delle più raffinate espressioni del barocco napoletano, che riflette la continua tensione tra scienza e fede, tradizione e innovazione.

Maria Longo non si limitò a fondare l’ospedale: fu anche la promotrice del Monastero delle Trentatré, un luogo di raccoglimento spirituale per le donne che desideravano consacrarsi a Dio, vivendo in povertà e preghiera. Questa doppia vocazione, assistenziale e contemplativa, sintetizza il cuore della sua missione: rispondere ai bisogni del corpo e dell’anima, senza distinzione di ceto o provenienza.

Oggi il Complesso degli Incurabili continua a rappresentare un simbolo di solidarietà e cultura. La riapertura della Farmacia Storica e le attività del Museo delle Arti Sanitarie testimoniano l’eredità di Maria Longo, una donna che, con la forza della fede e del servizio, ha trasformato la sofferenza in speranza e la carità in azione concreta.

La sua beatificazione, avvenuta nel 2021, ne ha ulteriormente consolidato il ruolo nella storia della Chiesa e di Napoli, rendendo giustizia a una figura che ha dedicato tutta la sua vita al prossimo e lasciando un segno indelebile nella cultura e nell’identità della città partenopea. Celebre è la targa affissa all’ingresso del complesso in cui si è scelto di riportare il suo aforisma: “Qualsiasi donna, ricca o povera, patrizia o plebea, indigena o straniera, purché incinta, bussi e le sarà aperto”. Un principio di accoglienza e cura universale, una dichiarazione di inclusività che abbraccia da allora l’idea che la maternità e la vita debbano essere protette e valorizzate sopra ogni altra considerazione.

Anna Arnone

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