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“La laurea non è un passaporto, ma un foglio di via”: l’allarme di Ivano Dionigi (AlmaLaurea)

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Il XXVII Rapporto AlmaLaurea (10 giugno 2025) conferma la crescita dei laureati triennali in Professioni sanitarie e l’85 % di occupazione a un anno, con oltre la metà in contratto a tempo indeterminato.
Un trend in ripresa per i laureati in Infermieristica

Secondo il XXVII Rapporto AlmaLaurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati, presentato il 10 giugno 2025 all’Università di Brescia durante il convegno Laureati e lavoro nel prisma del mismatch, i laureati triennali in Infermieristica e ostetricia hanno registrato un tasso di occupazione dell’85,1 % a un anno dal titolo, in crescita di oltre 7 punti percentuali rispetto al 77,7 % del 2023.

Contratti stabili e tempi rapidi di inserimento
  • 51,3 % dei neolaureati ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato 
  • Il tempo medio per trovare lavoro è stato di appena 2,4 mesi 
Laurea efficace, competenze in azione
  • Il 67,5 % degli intervistati afferma che la laurea ha migliorato l’attività lavorativa 
  • L’88 % utilizza le competenze acquisite in modo elevato, mentre il 97,9 % giudica il percorso formativo idoneo alla professione 
Le criticità: mobilità internazionale e fuga di cervelli

Il Rapporto evidenzia un basso ricorso a esperienze formative all’estero. In occasione del convegno, il presidente di AlmaLaurea, Ivano Dionigi, ha commentato:

“La laurea non è un passaporto ma sempre di più un foglio di via… oggi si denota una scarsa propensione a tornare… un capitale che noi regaliamo all’estero in maniera irresponsabile”.

Confronto con altre lauree: un quadro condiviso

Gli studenti di Infermieristica condividono con altre lauree professionalizzanti le criticità legate al mismatch formativo e alla scarsa mobilità internazionale. Tuttavia, il tasso occupazionale e il grado di utilizzo delle competenze restano tra i più alti tra tutte le lauree triennali  .

Verso una strategia di welfare e formazione mirata

L’elevato tasso di occupazione e l’alta soddisfazione rendono evidente la centralità della formazione in ambito sanitario. Il Sistema universitario italiano dovrà ora:

  • Potenziamento delle esperienze internazionali (Erasmus e tirocini all’estero);
  • Politiche di retention per trattenere il capitale umano qualificato sul territorio;
  • Orientamento consapevole e sbocchi professionali mirati, per allineare formazione e mercato del lavoro.
In sintesi
Calo delle iscrizioni e criticità geografiche
  • Nel 2024 si è registrato un calo marcato delle domande ai test d’ingresso per l’Infermieristica, soprattutto al Centro e Nord Italia; ora la tendenza coinvolge anche il Sud 
  • Pistolettate all’opportunità dei “fuori sede”: molti studenti meridionali, pur avendo superato il test, rinunciano per via dei costi di trasferimento 
Proposte dalla FNOPI per sostenere l’accesso
  • Anticipare i bandi d’ammissione per dare respiro a studenti e famiglie.
  • Rafforzare la flessibilità delle graduatorie, permettendo trasferimenti tra atenei.
  • Rivedere i percorsi magistrali per offrire sbocchi di carriera e autonomia professionale, in linea con la futura introduzione della prescrizione infermieristica.
Nuove aree professionali e riconoscimenti
  • La FNOPI lavora con MUR e Ministero della Salute per istituire aree di specializzazione, incluse competenze avanzate e capacità prescrittive.
  • Si aprono nuove prospettive per il ruolo clinico avanzato degli infermieri, con la possibilità di prescrivere presìdi e ausili medici.

Sfida europea: competizione e fuga di professionisti

Si ribadisce la necessità di potenziare l’attrattività della professione in Italia, in risposta alla campagna europea “Nursing Action”.

Durante la conferenza, membri FNOPI e rettori hanno evidenziato che anche altri paesi europei stanno aumentando stipendi (fino al 50%) per trattenere il personale infermieristico.

la laurea in Infermieristica conferma il suo valore strategico per il mercato del lavoro, con una crescita occupazionale significativa e competenze riconosciute. Restano però da rafforzare l’internazionalizzazione e strategie volte a prevenire l’esodo formativo degli infermieri.

Puoi scaricare e consultare il rapporto AlmaLaurea

Redazione NurseTimes

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