Tutte le malattie hanno
origine nell’intestino
Ippocrate
… a cura del dott. Vito Causarano
L’apparato gastrointestinale è la più ampia superficie del corpo umano a contatto con l’ambiente esterno; ha una superficie globale di oltre 200 metri quadrati ed il suo ambiente è abitato da circa 1.5 kg di microbi commensali, circa 100 mila miliardi unità, un numero da 10 a 20 volte più grande di quello delle cellule dell’organismo umano; oltre 1000 specie diverse di microrganismi!
E’ la cosiddetta FLORA MICROBICA INTESTINALE, oggi chiamata MICROBIOTA INTESTINALE della quale fanno parte virus, lieviti, parassiti e soprattutto batteri.
L’intestino umano prima della NASCITA si pensava fosse sterile; in realtà già durante la gravidanza e soprattutto quando il bambino scende lungo il canale vaginale ha un primo contatto con la flora batterica della madre e nelle settimane successive altri batteri, funghi e virus presenti nell’ambiente colonizzeranno l’intestino e non solo. Con il tempo si crea una SIMBIOSI tra il nostro corpo e il microbiota intestinale.
FUNZIONI DEL MICROBIOTA
METABOLISMO DEI NUTRIENTI: i batteri intestinali degradano certi componenti del cibo che altrimenti sarebbero indigeribili e uscirebbero dal corpo inutilizzabili; Inoltre i batteri del colon sono in grado di sintetizzare la Vitamina K e la maggior parte delle Vitamine del gruppo B. Infine essi hanno un ruolo importante nell’assorbimento di sali minerali come il calcio, magnesio e ferro.
BARRIERA INTESTINALE: è un sistema estremamente complesso, che pur consentendo l’assorbimento delle sostanze nutritive, agisce come una vera e propria barriera tra ambiente esterno e interno, impedendo il passaggio delle sostanze potenzialmente pericolose che transitano quotidianamente nel tubo digerente.
FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO: circa il 70% delle cellule del sistema immunitario del nostro organismo sono localizzate proprio nell’intestino; queste cellule riescono a distinguere una sostanza utile all’organismo come il cibo (e quindi favorirne l’assorbimento) o un batterio “amico” (facente parte della flora intestinale) da una sostanza o microbo dannoso contro la quale scatenare una reazione di difesa. Questo spiega come mai, quando la flora intestinale è compromessa a seguito della somministrazione ripetuta di antibiotici, o di malattie infiammatorie dell’intestino, l’immunità di tutto il corpo va in crisi.
INTESTINO…. IL “SECONDO CERVELLO”
Nell’intestino esistono numerose cellule nervose che formano il cosiddetto SISTEMA NERVOSO ENTERICO che ha numerose funzioni ed è stato chiamato il SECONDO CERVELLO in funzione della sua somiglianza al “primo” cervello posizionato nella testa!
Esiste una relazione bidirezionale tra il cervello e il microbiota intestinale; ovvero cervello e intestino si influenzano vicendevolmente, nel bene e nel male. Per esempio, una condizione di stress emozionale altera la composizione del microbiota e, a sua volta, una condizione di infiammazione intestinale altera le funzioni del cervello.
Oggi si parla di ASSE INTESTINO-CERVELLO (brain-gut axis).
ALTERAZIONI DEL MICROBIOTA – DISBIOSI
L’intestino (in particolar modo il grosso intestino o colon) contiene:
- MICRORGANISMI “AMICI” o alleati (tra i quali lattobacilli e bifidobatteri) che vivono in simbiosi con l’uomo e che svolgono numerose funzioni come abbiamo visto.
- MICRORGANISMI “NEMICI” che se ne stanno buoni buoni solo fintanto che il sistema immunitario dell’organismo che li ospita è ben funzionante. Non appena si verifica un cedimento nelle difese del colon (come per esempio la riduzione dei batteri amici), questi microrganismi proliferano con conseguenze diverse e più o meno gravi
Tra questi ricordiamo l’Escherichia Coli e la Candida.
Una delle attività peculiari dei batteri amici è impedire la proliferazione dei “batteri nemici”.
Per DISBIOSI INTESTINALE si intende una condizione patologica dell’intestino caratterizzata da un’alterazione qualitativa e quantitativa della flora batterica, ovvero da una diminuzione dei “batteri amici” e/o aumento di quelli “nemici”.
Lo squilibrio che si viene a creare, se prolungato nel tempo, provoca un danno a livello della barriera intestinale con progressivo aumento della permeabilità intestinale; ciò può determinare il passaggio di batteri e/o frammenti di cibo (magari non ben digeriti) con conseguente attivazione del sistema immunitario, realizzando nei casi più gravi la cosiddetta SINDROME DELL’INTESTINO “BUCATO” o SINDROME DA AUMENTATA PERMEABILITA’ INTESTINALE (leacky gut syndrome).
Questo è uno dei meccanismi principali che spiega la persistenza o le recidive o la scarsa risposta agli antibiotici di infezioni come LE CISTITI, LE VAGINITI E LE PROSTATITI.
Non solo, quando i batteri intestinali riescono ad attraversare la mucosa e ad entrare in circolo, il sistema immunitario li identifica come invasori e immediatamente scatena una reazione aggressiva che può essere un fattore scatenante di molte malattie autoimmuni.
CAUSE DELLA DISBIOSI
ALIMENTI: eccesso di zuccheri, di cibi lievitati e di cibi raffinati, carenza di fibre (frutta, verdura); uso di dolcificanti. Assunzione di cibi mal tollerati (latte, glutine..)
FARMACI: ANTIBIOTICI (un ciclo di antibiotici può modificare in modo significativo il microbiota intestinale per molti mesi), FARMACI PER LA GASTRITE E IL REFLUSSO (possono aumentare i batteri soprattutto a livello del piccolo intestino, perchè riducono la funzione di barriera rappresentata dall’acido cloridrico all’ingresso di germi introdotti dalla bocca), ANTINFIAMMATORI usati per lunghi periodi ed i CHEMIOTERAPICI.
TOSSICI: conservanti e coloranti alimentari, pesticidi, metalli tossici (piombo, mercurio etc.), fumo di sigaretta, micotossine.
MALATTIE GASTRO-INTESTINALI: interventi allo stomaco o intestino, malattie del pancreas o delle vie biliari etc.
INFEZIONI: virus, batteri (es. salmonelle), funghi, protozoi.
STRESS CRONICO / CATTIVA GESTIONE DELLE EMOZIONI
MALATTIE SISTEMICHE: diabete mellito, ipotiroidismo etc.
SINTOMI DELLA DISBIOSI
I sintomi più comuni sono il meteorismo con gonfiore addominale, fastidi/dolorini addominali, flatulenza, alterazioni dell’alvo: stipsi, diarrea o alternanza di stipsi e diarrea, malessere generale.
Spesso si associano altri sintomi come la digestione lenta, eruttazioni, afte in bocca, reflusso gastroesofageo.
La sovracrescita di alcune specie batteriche può determinare una carenza di CALCIO, FERRO, ACIDO FOLICO, sostanze usate dai batteri per crescere!
Questi sono i sintomi anche della SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS, Irritable, Bowel syndrome) per cui il più delle volte appare lecito sostituire il termine di intestino irritabile con quello di disbiosi. E’ stato infatti dimostrato che alterazioni qualitative e quantitative del microbiota intestinale sono coinvolte nello sviluppo dell’IBS: di solito nell’intestino dei pazienti con IBS c’è un aumento di batteri “nemici” come Clostridi e Escherichia coli e una diminuzione di batteri “amici” come i Lattobacilli e Bifidobatteri.
TERAPIA DELLA DISBIOSI
La corretta terapia della disbiosi intestinale non punta alla semplice soppressione dei sintomi provenienti dall’apparato digerente, ma ad una completa “riabilitazione” delle sue funzioni. E’ un vero e proprio percorso che ha effetti molto positivi non solo sui sintomi gastro-intestinali ma anche su quelli generali (maggiore energia etc.).
Comprende vari pilastri; i principali sono
TERAPIA ALIMENTARE: con una dieta PERSONALIZZATA, all’inizio eliminando o riducendo alcuni alimenti e successivamente con una loro progressiva reintroduzione.
TERAPIA FARMACOLOGICA che mira inizialmente a rimuovere l’eccesso di batteri e lieviti intestinali, e poi a “riparare” la barriera intestinale; si utilizzano anche i cosiddetti probiotici (fermenti lattici) ovvero i “batteri buoni” .
Vanno inoltre supportante le funzioni digestive e la funzionalità del fegato.
Vito Causarano
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