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Adolescenti, nel 2030 uno su due vivrà in contesti rischiosi per la salute

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A bad-tempered teenager who uses social networks on her smartphone. He is lying on the bed in a dimly lit room.
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Senza interventi immediati, nel 2030 un miliardo di adolescenti, circa uno su due, vivrà in contesti rischiosi per la salute. Si stima che 464 milioni di giovani saranno sovrappeso o obesi, che un terzo delle ragazze soffrirà di anemia, che quasi 200 milioni avranno problemi con l’alcol e che 42 milioni di anni di vita sana andranno persi a causa di disturbi mentali o suicidi. Lo indica l’analisi condotta dagli esperti della Lancet Commission on adolescent health and wellbeing, pubblicata sulla rivista The Lancet.

Nel mondo non ci sono mai stati così tanti adolescenti e giovani adulti fino a 24 anni: 2 miliardi, pari a un quarto della popolazione mondiale. L’adolescenza è una fase fondamentale dello sviluppo. Tuttavia l’attenzione delle politiche sanitarie a questa fascia di età è stata tradizionalmente scarsa. Tanto che, secondo l’analisi, i finanziamenti per la salute degli adolescenti rappresentano solo il 2,4% degli aiuti globali, nonostante in questa fascia di età si concentri il 9% del carico di malattia. Anche per questa ragione il miglioramento della salute degli adolescenti procede a singhiozzo.

“Negli ultimi 30 anni sono stati osservati progressi contrastanti – spiega Sarah Baird, co-presidente della Commission -. Mentre il consumo di tabacco e alcol è diminuito e la partecipazione all’istruzione secondaria e terziaria è aumentata, il sovrappeso e l’obesità sono aumentati fino a otto volte in alcuni Paesi dell’Africa e dell’Asia, e il peso della cattiva salute mentale degli adolescenti a livello globale è in crescita”.

Preoccupano, inoltre, le sfide future. Il rapporto sottolinea come gli adolescenti di oggi vivano nel mezzo di una “triplice crisi planetaria”, costituita dalla convivenza di cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento. “Sono la prima generazione che vivrà tutta la propria vita in un mondo in cui la temperatura globale media annua sarà costantemente di 0,5°C superiore ai livelli preindustriali – si legge nell’analisi -. Pertanto è probabile che le loro vite future saranno caratterizzate da pericolosi cambiamenti planetari, che inevitabilmente influenzeranno le loro vite”.

Anche il digitale rappresenta una sfida. La gran parte delle interazioni sociali ed emotive si stanno spostando online. Un cambiamento definito “preoccupante, perché le tecnologie digitali possono causare esposizione a cyberbullismo, contenuti violenti e a sfondo sessuale e disinformazione pericolosa”. In un prossimo futuro, poi, l’intelligenza artificiale si candida a “potenziare gli effetti benefici e i danni delle tecnologie digitali”.

Resta forte, infine, l’impatto dei condizionamenti commerciali, dei conflitti e delle diseguaglianze sociali. “Gli investimenti fatti su questa generazione di adolescenti determineranno il nostro futuro umano e planetario, nel bene e nel male – conclude il rapporto -. Il momento di agire è adesso”.

Redazione Nurse Times

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