In Italia il 46% degli adulti è in sovrappeso o obeso, e questa condizione espone a un rischio elevato di sviluppare malattie croniche come diabete, tumori, patologie cardiovascolari e disturbi psichici. Per affrontare questa sfida in modo sistemico, anche sfruttando al meglio le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha promosso la Rete italiana obesità.
Si tratta di una piattaforma permanente dedicata alla prevenzione, alla cura e all’innovazione di quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) considera una delle emergenze sanitarie più gravi. L’iniziativa si affianca al lavoro avviato dal ministero della Salute per l’inserimento dell’obesità nei livelli essenziali di assistenza (Lea), con l’obiettivo di riconoscerla e trattarla come una vera e propria patologia cronica.
“Intervenire su questa condizione significa prevenire molte malattie e garantire la sostenibilità del sistema sanitario – dichiara Giovanni Migliore, presidente Fiaso -. In questo contesto l’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento strategico: ci consente di analizzare i dati in modo predittivo e di costruire interventi personalizzati, tempestivi”.
La Federazione propone una visione integrata fondata su sei pilastri. Innanzitutto la prevenzione territoriale, con il coinvolgimento di Comuni, scuole e società sportive, unita all’utilizzo di tecnologie avanzate e intelligenza artificiale. Quindi la formazione dei professionisti sanitari e la creazione di percorsi di cura personalizzati. Infine partenariati pubblico-privati e approccio One Health, che collega salute, ambiente e stili di vita.
“Con questa iniziativa – conclude Migliore – Fiaso rilancia una sfida decisiva: trasformare la lotta all’obesità in un’opportunità concreta per migliorare salute, equità e sostenibilità del nostro sistema sanitario”.
Redazione Nurse Times
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