In un’epoca in cui la scelta di carriera sembra un’eterna roulette l’Università di Bologna ha deciso di rendere il tutto un po’ più… realistico.
Con l’iniziativa “Infermiere per un giorno”, organizzata dal corso di laurea in Infermieristica di Faenza, gli studenti delle superiori hanno avuto l’opportunità di toccare con mano – letteralmente – il futuro che potrebbe attenderli. Ma non preoccupatevi, il manichino non ha sofferto.
Sotto l’occhio vigile della professoressa Katia Mattarozzi, e con la benedizione dell’amministrazione comunale, venti fortunati adolescenti hanno potuto indossare camici da infermiere e cimentarsi in attività pratiche degne di un episodio di Grey’s Anatomy.
La giornata è stata una vera festa dell’innovazione didattica, con studenti intenti a somministrare iniezioni intramuscolari e a eseguire elettrocardiogrammi su manichini d’avanguardia, ribattezzati Guglielmo e Anna. Certo, sarebbe stato troppo chiedere di provare su pazienti veri, ma qualcuno deve pur essere il primo a subire i colpi maldestri dei novellini.
Come indicato da Ravenna24ore.it, gli studenti hanno potuto sperimentare l’adrenalina del prelievo di sangue e del trattamento delle ferite, vivendo in prima persona il glamour del lavoro di infermiere. Martina ha curato una ferita su Luca, un paziente pediatrico immaginario. Siamo sicuri che il piccolo Luca abbia apprezzato ogni momento.
Questa esperienza formativa è stata accolta con entusiasmo dai partecipanti, che hanno finalmente compreso il vero significato del termine “vocazione”. Non c’è niente come prelevare sangue da un manichino per rendersi conto del proprio futuro professionale. I termini con cui i partecipanti hanno descritto l’esperienza – sorpresa, curiosità, interesse, meraviglia – riflettono perfettamente l’incontro con un mondo che non immaginavano potesse essere così… tangibile.
L’iniziativa, che ha coinvolto studenti del Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza e altri istituti della zona, ha chiaramente evidenziato l’impegno dell’Università di Bologna nel creare una pipeline di infermieri pronti a tutto. Con un tasso di occupazione del 100% per i laureati del corso, è chiaro che le strutture sanitarie pubbliche e private non vedano l’ora di accogliere i nuovi arrivati.
Per chi ancora si stesse chiedendo se la carriera di infermiere possa essere il giusto percorso, non temete: l’Università di Bologna e il corso di laurea in Infermieristica di Faenza sono pronti a offrire nuove occasioni per vivere il sogno. Peccato, però, che la realtà sia molto diversa, fatta di turni massacranti e stipendi ingenerosi, che purtroppo rendono quella infermieristica una professione poco attrattiva, allontanando gli stessi infermieri, che preferisscono scegliere altre professioni.
Redazione Nurse Times
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