La Commissione Istruzione del Senato ha compiuto un passo epocale, adottando praticamente all’unanimità il testo base per la riforma dell’accesso programmato a Medicina e altri corsi sanitari.
La proposta
Secondo quanto stabilito dalla nuova proposta, il numero chiuso, che ha caratterizzato l’ammissione ai corsi di Medicina negli ultimi 25 anni, sarà spostato in avanti di sei mesi. Questo significa che gli aspiranti camici bianchi potranno accedere al secondo semestre dopo aver superato esami propedeutici e un quiz nazionale, anziché dover affrontare una selezione all’inizio del percorso accademico.
Intanto i test di ammissione di quest’anno andranno avanti come da calendario. Alle prove (28 maggio e 30 luglio) si sono iscritti oltre 71mila studenti, più di 61mila a medicina. A veterinaria gli iscritti sono 7.862.
Il presidente della Commissione, Roberto Marti, ha espresso grande soddisfazione per il consenso bipartisan ottenuto su questo fondamentale provvedimento, sottolineando l’importanza di garantire un accesso più equo e meritocratico alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
La proposta prevede inoltre un periodo di transizione durante il quale gli studenti dovranno sostenere esami considerati fondamentali per l’area biomedica, veterinaria, farmaceutica e sanitaria, al fine di ottenere i crediti necessari. In caso di mancato superamento del test alla fine del primo semestre, i crediti potranno essere utilizzati per altri corsi di laurea affini, garantendo agli studenti una maggiore flessibilità nel percorso di studio.
Le reazioni
Questo nuovo approccio, basato su principi di inclusività e meritocrazia, è stato accolto con favore da diverse personalità politiche e del mondo accademico. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato positivamente questa decisione, sottolineando l’importanza di selezionare i futuri professionisti della sanità sulla base del merito e delle motivazioni, anziché attraverso un test iniziale a crocette.
L’approvazione del testo base rappresenta un passo avanti significativo verso un sistema universitario più equo e inclusivo, dove gli studenti avranno la possibilità di dimostrare il proprio valore senza essere limitati dal numero chiuso. La riforma, se implementata tempestivamente, potrebbe già avere un impatto positivo sul prossimo anno accademico.
Di seguito il testo base sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, in Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria.
Redazione Nurse Times
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