Dando seguito all’impegno preso lo scorso maggio durante un seminario organizzato dal sindacato, l’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna ha incontrato i rappresentanti di infermieri e ostetriche, assumendo due impegni importanti. Sicurezza, attrattività e valorizzazione della professione gli altri temi al centro del faccia a faccia.
La convocazione a stretto giro di tutti i direttori assistenziali della regione, in modo da fornire loro le indicazioni necessarie alla realizzazione di un vero e proprio report su qualità e condizioni di lavoro e di vita del personale infermieristico in Emilia-Romagna, e l’apertura di un tavolo di confronto e di monitoraggio con il sindacato sul benessere organizzativo nelle aziende sanitarie del territorio. Sono gli impegni assunti dall’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, al termine di un incontro che si è tenuto negli uffici dell’ente, a Bologna, con i rappresentanti del sindacato Nursind.
Un appuntamento che dà seguito all’impegno preso dallo stesso Donini lo scorso 30 maggio, in occasione di un seminario organizzato dal sindacato proprio sul benessere organizzativo, durante il quale si sono affrontate anche altre problematiche che ogni giorno vive sulla sua pelle chi è instancabilmente al fianco dei cittadini.
“Sono stati tanti gli argomenti trattati con l’assessore Donini, il quale si è dimostrato molto collaborativo, confermando di condividere inoltre molte delle nostre preoccupazioni – spiega la segretaria regionale del Nursind, Antonella Rodigliano -. Il tema centrale del confronto era il benessere organizzativo, ma abbiamo anche parlato dell’importanza di infermieri e di ostetriche all’interno delle nostre aziende, di quanto siano figure indispensabili e della necessità di trovare strumenti in grado di valorizzarne il loro ruolo sotto tutti i punti di vista, professionale, economico e non solo”.
“Da tempo il benessere organizzativo è per noi centrale – continua Rodigliano – così come la gestione dei propri tempi di vita e di lavoro. Servono politiche e obiettivi orientati in tal senso, probabilmente non solo a livello locale, visto che un po’ dappertutto ci ritroviamo con problemi simili, a partire dalla sempre più scarsa attrattività della nostra professione. Lo dicono i dati: negli ultimi dieci anni il numero di iscritti alle facoltà infermieristiche è calato del 50% e pensiamo che anche attraverso politiche regionali che passino non solo dall’ascolto e dal confronto, ma anche e soprattutto dagli investimenti in tal senso, possano rappresentare un primo passo”.
Tra gli aspetti principali, sottolinea la segretaria regionale del Nursind, c’è sicuramente quello della difficoltà per molti infermieri di trovare un alloggio a prezzi accessibil. Da qui parte anche la richiesta per soluzioni che vadano incontro a queste esigenze, ad esempio tramite affitti calmierati. Senza dimenticare il tema, purtroppo oramai sempre più d’attualità, della sicurezza negli ospedali e delle aggressioni sempre più frequenti al personale sanitario.
“Da Donini abbiamo ricevuto aperture e condivisione – conclude Rodigliano -. La figura dell’infermiere è cambiata nel corso degli anni. Bisognerebbe partire da questo dato di fatto per affrontare le tante questioni aperte, a cominciare dall’attrattività della professione, e cercare insieme delle soluzioni”.
Redazione Nurse Times
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