Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa redatto dalla segreteria regionale del sindacato, che ritiene di essere stato estromesso dal confronto a causa delle critiche mosse alla Regione sulla gestione della sanità.
L’assessore regionalealla Salute, Raffaele Donini esclude illegittimamente il sindacato autonomo più rappresentativo nel mondo della sanità emiliano-romagnola dai tavoli di trattativa regionale, non convocando la Fials Emilia Romagna all’ultimo incontro con l’assessorato del 14 febbraio 2022, nonostante l’obbligo previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. Un’esclusione immotivata, dettata forse dall’opinione che la Fials ER ha sempre esternato criticità in merito alla gestione della sanità, alle liste di attesa e alla gestione economica dei bilanci della Regione.
La Fials ER sostiene infatti che “La sanità emiliano-romagnola è passata dal livello di eccellenza a quello di prossimità e al commissariamento, tra disorganizzazioni e sprechi. I servizi sono peggiorati sia qualitativamente che rispetto alla quantità e ai tempi di erogazione. Al dicembre scorso si contavano circa 1.175.816 prestazioni in lista d’attesa in Regione, mancano medici, infermieri e oss. I bilanci sono in rosso, nel 2021 sono stati chiusi con un buco da circa 812 milioni e non si sa dove trovare i soldi per l’anno in corso. Un buco profondo, che potrebbe portare al commissariamento la Regione”.
Da parte dell’assessorato alla Salute si registrano infatti circolari emanate e poco dopo ritirate, decisioni assunte e poi ribaltate, con ricadute evidenti sulla salute di chi in ospedale lavora e chi dell’ospedale ha bisogno in quanto paziente. Riteniamo che l’assessore abbia dato troppo spazio al privato a spese del pubblico, col risultato che il primo ha i bilanci in attivo a spese del secondo.
Non mancano i rapporti privilegiati con alcune organizzazioni sindacali, e soprattutto un’immotivata accidia verso la Fials ER, con il tentativo di escluderla dai tavoli di trattativa regionali, motivo per cui abbiamo dovuto inviare addirittura una diffida legale al governatore Stefano Bonaccini e allo stesso assessore Donini. La Regione ora rischia un contenzioso in tribunale per condotta antisindacale: un’altra tegola per Donini e compagni.
La Fials non esclude inoltre iniziative di pubblica protesta e di mobilitazione contro le modalità di gestione delle relazioni sindacali da parte dell’assessore Donini, che non ha inteso rispettare le regole fissate dal Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità, ma soprattutto l’importanza di investire nell’ambito sociosanitario (principalmente nella sanità pubblica), guardando meno al privato accreditato, e soprattutto reintegrando gli organici di personale sanitario degli enti e delle aziende del Ssr, e sanando i bilanci in rosso.
Redazione Nurse Times
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