“Dopo 15 mesi di trattativa, il Ccnl della Sanità pubblica 2022-2024 è ancora fermo per responsabilità di chi ha scelto di non firmare, nonostante il Contratto garantisca aumenti medi del +7%, pari a circa 350 euro lordi mensili, e introduca importanti innovazioni normative. Una situazione inaccettabile, che danneggia oltre 580mila dipendenti del Servizio sanitario nazionale”. Lo dichiara in una nota la segreteria nazionale della Cisl Fp, a margine dell’ulteriore incontro convocato ieri in Aran per tentare di sbloccare il negoziato.
“Nei due incontri di gennaio scorso – ricorda Cisl Fp – avevamo ottenuto risultati molto rilevanti: la possibilità per i professionisti e funzionari con sette anni di esperienza e laurea triennale di accedere all’area dell’elevata qualificazione; l’introduzione della tutela legale gratuita per il personale vittima di aggressioni; il rafforzamento della disciplina sulle progressioni economiche; l’incremento delle ore di formazione continua da 24 a 40 ore. Purtroppo l’irresponsabilità di Cgil, Uil e Nursing Up, che all’ultimo momento si sono rifiutati di sottoscrivere l’accordo, ha fatto sì che oggi tutte queste conquiste siano a rischio”.
“In gioco – prosegue la Cisl Fp – non ci sono solo tutti i diritti conquistati, ma anche di consegnare alla parte datoriale la gestione unilaterale delle risorse stanziate, privando i lavoratori della possibilità di vedere applicate le nuove tutele contrattuali. È paradossale che proprio chi oggi grida contro le aggressioni e invoca tutele sia lo stesso che ha bloccato il contratto che le introduceva”.
“Abbiamo richiamato tutti alla responsabilità – sottolineano Cisl Fp –. Ogni mese che passa senza Contratto è un danno diretto per i lavoratori e professionisti: significa ritardare il pagamento degli arretrati, l’adeguamento degli stipendi, la proroga delle progressioni verticali in deroga, la protezione giuridica contro le aggressioni”.
“Cisl Fp – conclude la nota – continuerà a battersi per la firma immediata del Contratto, per evitare che il lavoro di 15 mesi di negoziato vada disperso e per avviare subito dopo la trattativa per il rinnovo 2025-2027, con nuove risorse già stanziate. I lavoratori meritano risposte concrete, non giochi politici sulla loro pelle”.
Redazione Nurse Times
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