“C’è un’ultima occasione, che secondo noi non va sprecata, per arrivare finalmente alla firma dell’intesa. Dopo 13 mesi di stallo sul Contratto, sarebbe un modo per risarcire i tanti lavoratori del comparto, a cominciare da infermieri e ostetriche, che vorrebbero fare affidamento su un aumento, seppure non ingente, di risorse in busta paga”. Lo afferma Andrea Bottega (foto), segretario nazionale del sindacato Nursind, dopo la riunione odierna all’Aran e la decisione di riaggiornare il tavolo tra due settimane.
“Anche oggi – prosegue Bottega – abbiamo nuovamente ribadito la nostra disponibilità a sottoscrivere il Contratto, ma soprattutto sollevato un problema di tempi, perché i fondi, seppure pochi e insufficienti a compensare l’inflazione degli ultimi anni, vanno spesi entro fine anno, come previsto dal Documento di finanza pubblica. Oppure sarà meglio poi doversi piegare a quanto sarà deciso unilateralmente dal Governo? Questa sì che sarebbe una sconfitta per le relazioni sindacali”.
Non è l’unica frecciatina che Nursind scocca all’indirizzo delle sigle che continuano a insistere sul nodo fondi: “La questione delle scarse risorse non è da porre al tavolo Aran. Non è in quella sede che può essere affrontata e risolta. Per disporre di nuovi stanziamenti, infatti, serve una legge. Ergo, continuare a insistere su questo significa solo arroccarsi su una posizione pregiudiziale. Confidiamo, pertanto, che l’incontro esplorativo di oggi apra una riflessione. In caso contrario, a perdere saranno solo i professionisti della sanità”.
Redazione Nurse Times
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