Accordo integrativo regionale per la medicina generale. Galante (M5S): “Serve chiarire che contratto avranno infermieri e a che punto siamo per il potenziamento della sanità territoriale”
Si è tenuta oggi su sollecitazione del capogruppo del M5S Marco Galante, l’audizione in Commissione Sanità richiesta dal coordinamento degli OPI (Organo rappresentativo della professione Infermieristica) della Puglia in merito al modello organizzativo previsto nell’accordo sottoscritto tra Regione Puglia e i Medici di Medicina Generale, per quello che riguarda il coinvolgimento degli infermieri.
“Gli OPI – dichiara Galante – avevano inviato una richiesta di incontro urgente al presidente Emiliano, all’assessore alla Sanità Piemontese e al presidente della Commissione Vizzino, dopo aver appreso dai comunicati stampa che l’accordo integrativo sottoscritto tra i medici della FIMMG e la Regione prevedeva anche il potenziamento delle cure domiciliari con l’ausilio di Infermieri assunti per essere destinati a supportare i medici nei servizi territoriali.
In particolare si chiedeva chiarezza sul modello delle cure domiciliari infermieristiche e di conoscere gli ambiti di attività previsti e i requisiti richiesti per le assunzioni.
Oggi il dirigete del Dipartimento Sanità dott. Nicastro ha spiegato che le figure infermieristiche previste dall’Accordo Integrativo Regionale (AIR) non saranno sostitutive, ma si andranno ad affiancare a quelle stabilite dal DM 77 e dal regolamento regionale del 2023. Gli infermieri assunti con l’accordo Integrativo non sostituiranno quindi l’infermiere di Famiglia e l’Assistenza Domiciliare integrata, ma avranno percorsi paralleli.
Nei prossimi mesi finiranno i corsi di formazione organizzati dagli OPI, già completati ad esempio dalla Asl di Foggia, e partiranno i progetti pilota in tutte le Asl, secondo il modello di cure infermieristiche a domicilio già definito a livello nazionale e regionale.
Resta da chiarire un aspetto altrettanto importante: quale sarà il rapporto contrattuale tra medico e infermiere previsto nell’AIR? Saranno contratti da dipendenti, partita IVA o di collaborazione?
Gli OPI invieranno le loro osservazioni alla Commissione che le farà poi pervenire al Dipartimento Salute per continuare il dialogo avviato oggi. Il modello di assistenza territoriale del DM 77 prevede che la figura dell’infermiere di Famiglia o di Comunità sia centrale per i presidi come case e ospedali di Comunità e COT (Centrali Operative Territoriali) e il rapporto sia di un infermiere ogni 3000 abitanti. Le COT sono già attive in molti distretti e ho chiesto di avere un report aggiornato sia sul numero di strutture già operative su tutto il territorio regionale che sul lavoro che stanno svolgendo gli infermieri.
Al termine dell’audizione ci è stato detto che i dati saranno forniti al più presto a tutti i commissari. L’obiettivo è capire a che punto siamo nel potenziamento dell’assistenza territoriale, fondamentale per garantire una sanità più efficiente ai cittadini”.
Redazione Nurse Times
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