Omicidio colposo in concorso. Questa l’ipotesi di reato contenuta nella richiesta di rinvio a giudizio per la responsabile della residenza riminese per anziani Quisisana e per un operatore socio-sanitario (oss), formulata dalla Procura di Rimini in relazione alla morte della 76enne Maria Rosaria Onorati, avvenuta il 25 luglio 2023.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, una settimana dopo il suo ingresso nella struttura, dove stava trascorrendo un periodo di accoglienza temporanea nell’ambito di un progetto del Comune di Rimini, la donna, affetta demenza senile e costretta in carrozzina, precipitò dal vano scale del terzo piano, riportando un fatale trauma cranico. A nulla servrono i soccorsi, pur tempestivi, prestati dal personale in servizio e, in seguito, del 118.
Le indagini avrebbero evidenziato gravi carenze nelle misure di custodia e sicurezza: l’oss, un 33enne originario di Ancona, non avrebbe vigilato adeguatamente sulla paziente, mentre la responsabile della struttura, 46enne romena, non avrebbe predisposto i dispositivi di protezione per impedire l’accesso al vano scale. Entrambi dovranno comparire davanti al gip del Tribunale di Riminiper l’udienza preliminare, fissata a dicembre.
Redazione Nurse Times
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