In queste ore si susseguono i messaggi di cordoglio per la morte di papa Francesco. E molti di questi arrivano da esponenti del mondo della sanità. Di seguito le parole di Opi Roma, Nursind, Nursing Up, Fnomceo, Amsi – Umem – Co-mai – Uniti per Unire.
Opi Roma
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma si inchina al Vescovo della sua città, il Papa Francesco che ha raggiunto la casa del Padre. In sobrietà, vogliamo ricordare le parole che rivolse alla nostra professione in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere: “Sono uomini e donne che hanno scelto di rispondere sì a una vocazione particolare: quella di essere buoni samaritani che si fanno carico della vita e delle ferite del prossimo. Custodi e servitori della vita, mentre somministrano le terapie necessarie, infondono coraggio, speranza e fiducia”. Grazie, Santo Padre, grazie di tutto. Di tutto.
Nursind
“Ci addolora profondamente la morte di Papa Francesco, che col suo alto magistero ha saputo indicare a tutti la rotta dell’amore, della solidarietà, dell’inclusione, della misericordia e della pace. Gli infermieri, in particolare, lo ringraziano per avere sempre sottolineato l’importanza del diritto universale alla salute come elemento irrinunciabile della dignità umana e per aver incarnato il valore imprescindibile del prendersi cura degli altri, stella polare del nostro lavoro quotidiano”. Sono le parole che il Nursind affida ai social per l’ultimo saluto al Sommo Pontefice.
Nursing Up
Il sindacato Nursing Up, per voce del suo presidente Antonio De Palma, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, punto di riferimento spirituale e umano per milioni di persone nel mondo. “Il Santo Padre – dichiara De Palma – ha sempre dimostrato una straordinaria attenzione verso i professionisti della sanità, in particolare gli infermieri, che ha più volte definito ‘angeli custodi’ del dolore e della speranza. Il suo abbraccio ai malati, agli anziani, ai più fragili, è stato segno tangibile di un amore concreto, vissuto fino in fondo”.
Nursing Up si unisce al dolore della comunità cattolica internazionale, ricordando con gratitudine il legame profondo che Papa Francesco ha costruito nel tempo con chi ogni giorno si prende cura della vita degli altri. La sua umanità, la sua voce per gli ultimi, resteranno per sempre esempio e guida.
Fnomceo
“È morto Papa Francesco. Una perdita enorme, in un momento in cui uomini illuminati come lui erano una luce nel buio. Il mondo malato perde il suo medico”. Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli. Al suo cordoglio si uniscono il vicepresidente Giovanni Leoni, il segretario Roberto Monaco, il tesoriere Brunello Pollifrone, il presidente Cao, Andrea Senna, tutto il Comitato centrale, la Cao nazionale, il Collegio dei revisori e i presidenti del Consiglio nazionale.
Continua Anelli: “La Chiesa come ospedale da campo. Era questa la concezione di Papa Bergoglio, dichiarata in una delle prime interviste. Una Chiesa capace di accogliere, di curare le ferite, di essere sempre vicina a chi soffre, là dove serve. Sino all’ultimo giorno è voluto stare in mezzo al suo popolo, mostrando la sofferenza, portando la carezza dell’anima a bambini e a malati come lui. Non si è stancato di chiedere la pace per tutte le terre martoriate, senza dimenticarne nessuna, facendo sentire più forte la sua voce, proprio quando la voce lo abbandonava. Non ha cessato di chiedere rispetto per l’ambiente e giustizia per gli uomini. Le sue parole, ma anche i suoi non detti sono una grande e preziosa eredità, una lezione di forza e speranza”.
Conclude Anelli: “Come medici, come operatori sanitari lo abbiamo sempre sentito vicino: quando, da solo, pregava durante la pandemia in una piazza San Pietro deserta; quando ci definiva i santi della porta accanto, sempre pronti ad accogliere e curare; quando ci incontrava, più e più volte, nel corso del suo pontificato e aveva sempre per noi parole di apprezzamento e incoraggiamento; quando, per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, è voluto scendere tra noi, per la sua prima uscita dopo il ricovero. Papa Francesco, con la sua stessa vita, si è fatto testimone di quel ‘miracolo della tenerezza’ che è la cura, il farsi carico, tutti insieme, della sofferenza, che è la missione vera dei medici. Il Signore o accolga tra i suoi Santi. Sia fatta la volontà di Dio”.
Amsi, Umem, Uniti per Unire, Co-mai
Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia), Umem (Unione Medica Euromediterranea), Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), il Movimento Internazionale “Uniti per Unire” e l’agenzia Aisc_News e Radio Co-mai internazionale si uniscono in un profondo momento di dolore per la scomparsa di Papa Francesco, pontefice del dialogo, della solidarietà e dell’umanità.
Così Foad Aodi, fondatore di tutte le realtà sopra citate: “A nome di tutte le nostre associazioni, con i rispettivi consigli direttivi, e delle centinaia di realtà aderenti al Movimento ‘Uniti per Unire’, esprimo il nostro profondo cordoglio per la perdita immensa di Papa Francesco. È stato per noi un riferimento spirituale, morale e umano, un vero promotore del dialogo interreligioso e interculturale. È stato la voce degli ultimi, dei poveri, dei malati, dei bambini e dei popoli in guerra. Il suo appello per la pace non ha mai conosciuto pausa, neppure negli ultimi istanti della sua vita.
E ancora: “Per me personalmente, è stato il più grande dei pontefici moderni. Con la sua semplicità arrivava al cuore, parlava a tutti, con parole chiare, senza ambiguità. Purtroppo non è sempre stato compreso. Le sue posizioni coraggiose hanno dato fastidio a molti, sia dentro il Vaticano che nelle diplomazie mondiali. Ma la gente lo amava profondamente. Il suo esempio resterà vivo in tutti noi”.
Conclude Aodi: “In questo momento di lutto le comunità arabe, cristiane, musulmane, laiche e di ogni credo rappresentate da Amsi, Umem, Co-mai e Uniti per Unire, si uniscono in un abbraccio collettivo. Papa Francesco lascia un’eredità morale gigantesca: quella di un mondo che può unirsi nel rispetto reciproco, nel servizio al prossimo e nella pace. Le sue parole, i suoi gesti, la sua voce continueranno a ispirare generazioni di uomini e donne di buona volontà. Anche nella morte resta una luce che guida i cuori verso il bene comune”.
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Papa Francesco, le cause del decesso: ictus cerebrale e collasso cardiocircolatorio irreversibile
- Papa Francesco, il ricordo della Fnopi: “Un legame indissolubile con gli infermieri”
- Il mondo piange la morte di Papa Francesco
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento