Home Infermieri Nursing Up lancia #Prontiatornare: “Perché importare infermieri dall’estero quando gli italiani vogliono tornare?”
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Nursing Up lancia #Prontiatornare: “Perché importare infermieri dall’estero quando gli italiani vogliono tornare?”

Condividi
Nursing Up studio shock: “In Italia mancano all'appello da 170 a 250mila infermieri”
Condividi

Sanità, caso infermieri indiani, Nursing Up lancia #Prontiatornare. Sfida ai vertici: riportiamo gli infermieri italiani a casa! Ma la politica è davvero pronta? 

Il Nursing Up lancia una campagna per richiamare gli infermieri italiani emigrati, in alternativa all’assunzione di 10.000 infermieri dall’India e altri dal Sud America. De Palma denuncia la scelta di “soluzioni tampone” che ignorano le risorse locali e invita il Governo a creare condizioni lavorative adeguate per riportare i professionisti qualificati nel nostro sistema sanitario, bloccando la “fuga” di talenti italiani all’estero.

ROMA 1 NOV 2024 – «Sono davvero in tanti, e ci stanno scrivendo ogni giorno, a dir poco increduli, per quanto sta accadendo. Comunicano con noi dal Regno Unito, dalla Germania, dal Belgio e anche dalla Norvegia. Sono gli infermieri italiani che lavorano all’estero. Hanno saputo del recente arrivo dei 10mila sanitari indiani, fortemente voluti dal Ministro Schillaci. Sono inoltre a conoscenza del piano Bertolaso per il reclutamento di infermieri sudamericani. Si chiedono insistentemente perché il Ministro  Schillaci non abbia pensato prima di tutto loro, perché la politica non abbia creato fin qui le condizioni per riportarli a casa. Sarebbero pronti a tornare, se solo le cose cambiassero davvero».

Con queste parole, Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, presenta la nuova campagna social #Prontiatornare.

L’iniziativa è nata per “accendere i riflettori” su una realtà davvero preoccupante: il continuo esodo di infermieri italiani verso l’estero in cerca legittimamente di migliori condizioni di lavoro e di vita. Negli ultimi 22 anni, oltre 48.000 infermieri hanno lasciato l’Italia, con un picco di 15.000 solo negli ultimi tre anni, di cui 6.000 solo nel 2023. Oltre il 40% sarebbe disposto a tornare a casa se esistessero le condizioni economiche e se fosse garantito il riconoscimento e la stabilità contrattuale che oggi mancano.

L’alternativa: valorizzare i nostri professionisti, invece di importare personale dall’estero

Il Nursing Up denuncia apertamente l’infelice scelta del governo di rispondere alla crisi del personale nel nostro SSN con l’assunzione di 10.000 infermieri indiani e con contingenti dal Sud America: una soluzione che, secondo De Palma, è temporanea e inefficace. «Sia chiaro, una volta per tutte, non abbiamo nulla contro gli stranieri, ma è una questione di lungimiranza politica e buon senso: servono professionisti  già formati, consapevoli dei bisogni  del nostro sistema di assistenza. Il nostro Paese viaggia verso un lento e inesorabile invecchiamento, e la risposta al fabbisogno, da parte della popolazione, con il crescente aumento di malattie croniche, (Piano Cronicità 2024) di professionisti dell’assistenza sempre più qualificati in termini di “long care”, si rivela e si rivelerà sempre più indispensabile nei prossimi anni.

La nostra campagna, quindi, propone alla politica di puntare finalmente sulle “risorse italiane”, e in particolare anche su quegli infermieri che sono stati costretti ad andare all’estero, e che sarebbero disposti a tornare, se solo fossero migliorate le condizioni di lavoro, economiche, contrattuali e organizzative, nonché in termini di tutela della sicurezza personale, vista l’escalation di violenze nelle corsie», continua De Palma.

Le proposte del Nursing Up

La campagna #Prontiatornare non si limita, quindi, a denunciare l’inefficacia delle attuali misure, ma offre soluzioni concrete per valorizzare il personale italiano e renderlo competitivo:

  1. Adeguamento salariale e stabilità contrattuale, allineando le retribuzioni italiane agli standard europei: stipendi competitivi, migliori condizioni di lavoro e riduzione del carico di stress potrebbero trattenere in Italia migliaia di professionisti.
  2. Facilitazione del rientro dei professionisti emigrati: bandi mirati per riconoscere le competenze acquisite all’estero e offrire contratti a lungo termine a chi desidera tornare, rispettando gli standard professionali e le competenze  già acquisiti.
  3. Investimento sui giovani, per attrarli verso la professione infermieristica con prospettive tangibili di stabilità, valorizzazione e crescita professionale.

Un appello alla politica: ripensare la strategia sanitaria

«L’Italia è tra i paesi più longevi d’Europa, ma tutto questo in termini di cure assistenziali ha il suo rovescio della medaglia, con la necessità di far fronte sempre di più a patologie croniche legate all’avanzare dell’età; l’assistenza richiede professionisti che conoscano il nostro contesto culturale e le necessità dei pazienti. 

È fondamentale ripensare l’organizzazione sanitaria, investendo su chi già conosce il sistema, soprattutto al fine di evitare che la nostra professione collassi del tutto, dal momento che, oltre alle fughe all’estero e alle dimissioni volontarie, sempre meno giovani rivelano interesse nei confronti della realtà infermieristica, con il dimezzamento delle iscrizioni ai test di ammissione, passati, negli ultimi 15 anni, drammaticamente, da 46.281 a 21.250. C’è da chiedersi, allora, cosa accadrà tra altri 15 anni e poi tra altri 15 ancora, se non ricreeremo appeal intorno alla professione, con tutte le immaginabili nefaste conseguenze che ricadranno sui nostri pazienti. Investire prima di tutto sulle nostre risorse umane, creando un doveroso ricambio generazionale interno, e riportando a casa le nostre eccellenze, è un modus operandi doveroso, a cui la nostra politica evidentemente non ha pensato. Ma siamo ancora in tempo», conclude De Palma.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Tutti i concorsi in scadenza per infermieri, oss e altre professioni sanitarie
ConcorsiLavoroNT News

Concorso per infermieri a Bologna: posti a tempo indeterminato al Sant’Orsola e altre strutture sanitarie

Il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna ha appena pubblicato un nuovo bando di...

Policlinico Gemelli, Coina proclama sciopero di 24 ore dei dipendenti (20 novembre): "Gravi violazioni contrattuali e legislative"
LazioNT NewsRegionali

Policlinico Gemelli, Coina proclama sciopero di 24 ore dei dipendenti (20 novembre): “Gravi violazioni contrattuali e legislative”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Coina. Il direttivo del Coina, per...

Asl Taranto: avviso pubblico per eventuali incarichi di infermiere
Avvisi PubbliciLavoroNT NewsPugliaRegionali

Asl Taranto: avviso pubblico per 79 posti da infermiere

L’Asl Taranto ha indetto un avviso pubblico, per soli titoli, finalizzato al...

Asst Santi Paolo e Carlo: concorso per 5 posti da oss
ConcorsiLavoroLombardiaNT NewsRegionali

Asst Santi Paolo e Carlo di Milano: concorso per 10 posti da infermiere

L’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano ha indetto un concorso pubblico,...