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Massimo Randolfi

Un esoscheletro per malati di SLA e ICTUS

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Donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno al centro di riabilitazione intensiva neuromotoria di Trevi, un innovativo esoscheletro robotico farà tornare a camminare i disabili gravi.

Un innovativo esoscheletro robotico indossabile è stato donato al centro di riabilitazione intensiva neuromotoria di Trevi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. L’apparecchio, appositamente costruito su ordinazione da Riabilitazione Italia dell’Emac di Genova, farà tornare a camminare con le proprie gambe quelle persone colpite da lesioni spinali, patologie neurologiche come la SLA ed ictus. Grazie al presidio, il paziente può infatti alzarsi in piedi da solo, muoversi e camminare autonomamente. Così ha spiegato Claudio Ceresi, il responsabile del progetto:

“Nato per scopi militari a servizio delle forze armate Usa nelle missioni in Afghanistan, l’esoscheletro è stato adattato alle esigenze mediche. Si può indossare sostanzialmente come l’imbracatura di un paracadute. Uno scheletro esterno, per l’appunto, che consentirà di riprendere a muoversi, con assistenza di fisioterapisti appositamente specializzati”.

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Mentre Gaudenzio Bartolini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, ha sottolineato: “Questo esoscheletro è il migliore che attualmente si trova sul mercato mondiale e va ad aggiungersi alle altre donazioni di eccellenza, che abbiamo assegnato negli anni alla sanità locale. Sarà un fiore all’occhiello non solo per Trevi, ma per l’Umbria intera e ci permetterà, soprattutto, di sostenere la voglia di rimettersi in gioco dei pazienti che ne faranno uso”.

Il sofisticato presidio è già disponibile, ma sarà ufficialmente consegnato in data 30 aprile, prima giornata dell’evento ‘Trevi Benessere’.

Alessio Biondino

Fonte e immagine: notizie.tiscali.it

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