L’Apss Trento ha aperto un procedimento disciplinare e sospeso per un mese dal servizio un medico 58enne. Il motivo? Le presunte molestie ai danni di un’operatrice socio-sanitaria (oss), la cui denuncia ha indotto la Procura a formalizzare l’accusa di violenza sessuale.
L’uomo si sarebbe reso protagonista di numerosi commenti a sfondo sessuale sul luogo di lavoro, anche all’indirizzo di altre operatrici. L’episodio più grave, che ha poi spinto l’oss a sporgere denuncia, si sarebbe verificato a fine aprile, con pesanti palpeggiamenti, oltre ai consueti apprezzamenti verbali. Un comportamento talmente sfacciato da creare un clima insostenibile, sempre a detta della donna, che a quel punto si è confidata con le colleghe e con i dirigenti dell’Apss Trento.
Il medico, dal canto suo, ha negato ogni responsabilità, sostenendo di essere stato addirittura in ferie nel periodo al quale si riferiscono le accuse. Lo ha fatto davanti al giudice per le indagini preliminari, che ora dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di sospensione dal pubblico servizio avanzata dalla Procura di Trento.
Considerato il procedimento disciplinare dell’Apss Trento e la denuncia dell’oss, la questura ha disposto in via precauzionale il sequestro di varie armi da fuoco regolarmente detenute dal medico.
Redazione Nurse Times
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