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Taranto, manca il medico sull’ambulanza e scatta l’aggressione: infermiere del 118 preso a pugni durante un intervento di soccorso

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L'accusa di due infermiere del 118: "Non soccorse la ragazza morente". Nefrologa indagata per omicidio colposo
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Ieri mattina un equipaggio del 118 è stato aggredito durante un intervento a Lama-San Vito, periferia orientale di Taranto. Gli operatori, giunti sul posto per prestare soccorso a un uomo, sono stati accolti con insulti e minacce da due persone presenti e un infermiere, senza alcuna ragione apparente, è stato colpito al volto con un pugno. Ciononostante, i sanitari hanno prestato assistenza al paziente, assicurandone il trasporto al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata.

A denunciare l’episodio di violenza è Mario Balzanelli, direttore del Dipartimento Set 118 Asl Taranto e presidente nazionale Sis 118: “Questa mattina (ieri, ndr) la Centrale operativa 118 di Taranto ha attivato un intervento di soccorso a Lama, su un paziente colto da malore, a causa di un dolore addominale acuto. L’ambulanza Set 118 di Taranto Talsano è arrivata molto velocemente, in sette minuti circa. Un uomo di 60 anni era riverso sul pavimento, sveglio, lamentando dolore addominale acuto”.

Prosegue Balzanelli: “Constatata l’assenza del medico, due signori di mezza età che si trovavano sul posto, presso il domicilio del paziente, hanno cominciato a imprecare, con toni molto aggressivi, e quindi hanno intimato in modo perentorio all’infermiere di non perdere tempo nel prestare soccorso, perché lo stesso era a loro giudizio inutile, e pertanto di trasportare immediatamente il soggetto in ospedale”.

E ancora: “Nonostante l’Infermiere abbia replicato, spiegando che era fondamentale, nella sua ottica di competenza, rilevare i parametri vitali del soggetto, contestualizzando la necessità di eseguire con immediatezza un elettrocardiogramma, che peraltro sarebbe stato valutato e refertato da remoto in telemedicina da un cardiologo, al fine di escludere la presenza di un infarto, il livello di aggressività degli astanti aumentava in modo incontrollato”.

Sempre Balzanelli: “Nell’impossibilità di agire in sicurezza per il clima minaccioso che si stava rapidamente esacerbando l’infermiere decideva di portare il paziente in ambulanza. Uno dei due astanti ha però sferrato un pugno sul volto dell’infermiere, colpendolo all’altezza dello zigomo e della mandibola. L’infermiere aggredito, meritoriamente, con grande fermezza e professionalità, non ha reagito e ha terminato non solo l’intervento di soccorso, ma anche il turno di servizio, evitando interruzioni. All’arrivo in ospedale sono intervenuti i carabinieri per verificare l’accaduto”.

Quindi lappello: “Quanto successo evidenzia ancora una volta il livello di rilevante pericolosità del nostro lavoro. Chiediamo l’applicazione piú rigorosa della legge, che in caso di aggressioni a personale sanitario prevede l’arresto, anche in flagranza differita di reato. Non è possibile lavorare ogni giorno in queste condizioni assurde”.

Conclide Balzanellii: “Solidarietà all’infermiere così assurdamente e violentemente aggredito Ringrazio il direttore generale dell’Asl di Taranto, Vito Gregorio Colacicco, per l’immediata solidarietà. A lui ho fatto richiesta di acquistare, ai fini esclusivi di tutela in tali contesti, le body-cam, dotando tutti gli operatori del Set 118 Taranto. Si riconoscano infine, a tutti gli operatori del Sistema di Emergenza Territoriale 118, le specifiche indennità di rischio ambientale e biologico, richieste dalla Sis 118 dal 2017”.

Redazione Nurse Times

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