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Taranto, infermieri del 118 “teleguidati” dal medico di Centrale per somministrare farmaci salvavita

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Infermieri di emergenza urgenza: il dietrofront di Balzanelli (Sis 118)
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E’ quanto stabilisce una recente disposizione di servizio del direttore Balzanelli. Non mancano le perplessità di Opi e Omceo.

Con disposizione di servizio datata 29 aprile 2022 la direzione della Centrale 118 di Taranto ha stabilito che, “quando vi sia assoluta impossibilità di provvedere a medicalizzazione dell’intervento di soccorso, in caso di emergenza (codice rosso) – urgenza (codice giallo)” sarà possibile “la dettatura online, secondo necessità clinica ravvisata in base alle informazioni obiettivamente disponibili, della somministrazione di farmaci potenzialmente salvavita da parte del medico di Centrale operativa 118 all’infermiere SET 118 che abbia riferito su linea registrata, per quanto di specifica competenza, in merito al contesto clinico, alle note anamnestiche essenziali, alla rilevazione dei segni vitali”. E a seguire indica e autorizza il protocollo da attuare (vedi allegato).

In parole povere, si parla, a determinate condizioni, di infermieri del 118 “teleguidati”, affidati cioè al controllo remoto del responsabile della Centrale operativa nell’eventuale somministrazione della terapia farmacologia in assenza del medico. Una pratica già riconosciuta in alcune regioni italiane, dove è stato superato anche il consulto a distanza col medico, ma non applicata in nessuna Asl della Puglia.

La scelta di Mario Balzanelli (foto), direttore del 118 tarantino, non convince però nè gli infermieri nè i medici. “Andiamoci piano – commenta Pierpaolo Volpe, presidente di Opi Taranto. La materia è estremamente complessa, e per questo ci confronteremo col direttore Balzanelli, per poi passare la palla agli esperti della nostra professione al fine di trovare la soluzione migliore. E comunque l’argomento deve essere di competenza regionale, così come accade in altre parti d’Italia, ad esempio in Toscana, dove tale pratica è già una realtà accettata e legiferata”.

Perplessità condivise da Cosimo Nume, presidente di Omceo Taranto: “Comprendo le difficoltà che incontra il collega Balzanelli nell’assicurare la copertura dei turni, non avendo personale medico a sufficienza. Per questo dico che la politica deve fare la sua parte e prendersi le sue responsabilità. La carenza di medici e di infermieri è figlia di errori del passato, per la cui soluzione occorreranno anni, e non mesi. Stiamo pagando le colpevoli disattenzioni degli ultimi 15 anni, che generano soluzioni tampone, come quella di Balzanelli e che necessitano di un serio confronto”.

ALLEGATO: Disposizione di servizio Asl Taranto

Redazione Nurse Times

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