Immaginate uno scenario in cui una società controllata da Google, una celebre università ed un rinomato ospedale inglese collaborano per realizzare una intelligenza artificiale, in grado di diagnosticare patologie oculistiche, attraverso una semplice scansione della retina
Immaginate ora che, dopo quasi due anni di esperimenti, condotti su un campione di 1.000 pazienti, questa intelligenza sia in grado di eseguire diagnosi corrette e raccomandare appropriate visite specialistiche, con una accuratezza del 94%, pari a quella dei migliori oftalmologi al mondo.
Smettete ora di immaginare ed aprite gli occhi: tutto ciò è accaduto veramente!
Il Moorfields Eye Hospital di Londra, il più antico e famoso ospedale oculistico al mondo, la UCL University e Deep Mind Health, società controllata da Google ed impegnata nello sviluppo di tecnologie digitali applicate alla sanità, hanno appena pubblicato i risultati di una strabiliante ricerca congiunta, che promette di sovvertire il futuro della medicina.
Mai prima d’ora, infatti, un computer era stato in grado di sostituirsi all’uomo, in campo medico, con un simile livello di efficacia.
Iniziata nel 2016, la ricerca è stata pubblicata nei giorni scorsi su Nature Medicine ed ha visto coinvolti ricercatori, informatici e specialisti in oftalmologia, impegnati a verificare i risultati diagnostici forniti dell’intelligenza artificiale.
Dei 1.000 pazienti esaminati attraverso una tomografia ottica computerizzata, la macchina non ha formulato neppure una richiesta di consulenza urgente inappropriata e le diagnosi, corrette – come già anticipato – nel 94% dei casi, hanno regalato una performance degna dei migliori specialisti del pianeta. Benché inizialmente applicata ad uno specifico esame diagnostico, l’intelligenza artificiale potrà essere testata, in futuro, anche su altri dispositivi, come i raggi X, la TAC e la risonanza magnetica.
Qualora tutti i trials avessero esito positivo, la tecnologia verrà adottata in via definitiva e il Moorfields Eye Hospital si riserverà il diritto di usufruirne gratuitamente per 5 anni, riducendo così i tempi di attesa per una visita specialistica da settimane a giorni.
Viene da chiedersi, a questo punto: siamo davvero vicini al momento in cui un’intelligenza artificiale, interamente creata al computer, arriverà a curarci e guarirci, senza essere soggetta ad alcuna forma di controllo umano?
Luigi D’Onofrio
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