Il maxiemendamento al DDL Bilancio 2025, approvato ieri alla Camera con voto di fiducia, contiene una misura inaspettata e importante per gli infermieri italiani: il comma 354 prevede una detassazione al 5% per le ore di straordinario effettuate. Una novità esclusiva, riservata solo agli infermieri, che rappresenta un segnale di attenzione concreto verso una categoria da tempo in difficoltà.
Un risultato frutto del dialogo istituzionale
L’inserimento di questa misura non è stato casuale, ma il risultato di un lavoro intenso e strategico portato avanti Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. Incontri, telefonate e relazioni con esponenti delle istituzioni hanno permesso di portare all’attenzione del Governo le richieste degli infermieri.
“Abbiamo scelto la strada del dialogo e, questa volta, ha pagato. Non sarà la soluzione di tutti i problemi, ma è un passo avanti concreto,” spiega Andrea Bottega segretario nazionale del Nursind.
Un ringraziamento speciale va ai collaboratori del sindacato, ai parlamentari che hanno sostenuto la proposta e ai leader dei partiti di maggioranza che hanno reso possibile l’approvazione del comma 354 nel testo definitivo.
Non solo straordinari: piccoli passi per un grande obiettivo
La detassazione delle ore di straordinario si aggiunge ad altre conquiste recenti per la categoria, tra cui:
- Aumento dell’indennità di specificità infermieristica, già riconosciuta nel precedente contratto;
- Riforma dell’IRPEF, che porterà vantaggi fiscali;
- 57 milioni di euro per il salario accessorio, destinati al nuovo contratto di lavoro.
Questi interventi, pur non risolvendo tutti i problemi, contribuiscono a migliorare gradualmente le condizioni economiche degli infermieri.
Chi beneficia della misura?
La detassazione non è pensata per incentivare ulteriori ore di straordinario, ma per garantire una retribuzione più equa a chi già le svolge, spesso in situazioni di emergenza. Un esempio sono i turnisti che sostituiscono colleghi assenti per malattia o maternità, affrontando carichi di lavoro aggiuntivi.
“Questa misura è un’opportunità che a nessun altro è stata data. Siamo consapevoli che anche altre categorie, come i medici, avrebbero voluto un simile provvedimento, ma per ora è una conquista tutta nostra,” sottolineano i rappresentanti del sindacato.
Le piazze non hanno portato risultati
Il risultato ottenuto conferma che il dialogo istituzionale è spesso più efficace delle proteste di piazza. Nonostante le mobilitazioni di altre categorie sanitarie, come i medici, le loro richieste, tra cui la detassazione dell’indennità di specificità, non hanno trovato spazio nella legge di bilancio.
Il comma 354 rappresenta un tassello importante nella valorizzazione economica degli infermieri. È un segnale che qualcosa si muove, anche se c’è ancora molto da fare. La strada del dialogo e della serietà, intrapresa da Nursind, dimostra che con impegno e credibilità si possono ottenere risultati concreti.
Redazione Nurse Times
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