“Ci penso io, sono medico”. Pronunciando queste parole, alcuni giorni fa si è fatto strada tra la folla e si è chianto per tastare il polso a una raggazza colta da malore durante una manifestazione a Treviolo (Bergamo). All’arrivo degli operatori del 118 l’uomo, 40 anni, ha però adottato un atteggiamento sospetto, cercando di allontanarsi in fretta e attirando l’attenzione di una pattuglia della polizia locale che stava prestando servizio sul posto.
Messo alle strette dagli agenti, i quali gli hanno chiesto di qualificarsi, si è dapprima profuso in minacce e insulti, per poi spiegare che in realtà era solo figlio di un medico e che, attraverso il padre, aveva appreso alcune nozioni di medicina. Una tesi singolare, che gli è costata tre denunce: usurpazione di titolo, esercizio abusivo di attività sanitaria e oltraggio a pubblico ufficiale.
Redazione Nurse Times
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