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Bambina muore per Neuroblastoma: denunciato falso medico

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Caserta, Casal del Principe. Bambina di 3 anni muore per errata “diagnosi” da parte di una finta pediatra.

Purtroppo spesso in Italia, si sentono casi di finti medici, odontoiatri i quali, attraverso l’abuso di una professione sanitaria, giocano con la vita dei tanti pazienti, i quali, ignari che davanti a loro non c’è un professionista ma solo un “buffone” che gioca a fare il piccolo chirurgo.

Purtroppo questa volta ne ha fatto le spese una bambina di 3 anni, nata a Giugliano, la quale era affetta da Neuroblastoma al quarto stadio metastatizzato, tardivamente diagnosticato. I genitori della piccola avevano scelto come pediatra Ersilia Pignata, “finto medico”, che abusava della professione, nella Clinica Privata di Casal di Principe, il Pediatric Center, proprietà del marito, Angelo Coronella, pediatra e neonatologo.

La bambina, in cura da 2 anni presso quella struttura, da tempo piangeva e si lamentava. La finta pediatra, non avendo NESSUN DIRITTO, a fare una diagnosi (in quanto la diagnosi in Italia è una competenza prettamente medica), senza nessun titolo, ha “sbolognato” velocemente la bambina con degli antiinfiammatori, ritenendo che i pianti fossero dovuti solo ed esclusivamente a  “pensieri eccessivi e troppo apprensivi dei genitori”.

Vedendo che la sofferenza della piccola perdurava nel tempo, i genitori si sono rivolti all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli, nel quale, i medici, attraverso accertamenti, hanno dovuto dare la triste notizia: la piccola era affetta da uno dei più brutti mali del millennio: Cancro al 4° stadio, per essere più precisi NEUROBLASTOMA.

Tardi ormai per implementare un piano terapeutico. Tardi per poter salvare una piccola che aveva ancora davanti a sè una vita. La bambina si è spenta silenziosamente nelle braccia dei genitori.

L’accusa per la finta pediatra ed il marito è di Omicidio Colposo. Inoltre la donna è stata accusata anche di esercizio abusivo della professione medica, falsità ideologica in certificati, in quanto firmava i documenti sanitari al posto del marito.

Il problema di fondo però è un altro: I coniugi imputati sono RECIDIVI. Infatti secondo quanto mostrato dal Procuratore Capo, della procura della Repubblica di Napoli Nord, Francesco Greco, i due avevano dei precedenti. Già in passato erano stati denunciati per aver causato colposamente la morte di un’altra bambina di 4 anni.

La domanda che ci siamo fatti: “PERCHE’?

Perché si è permesso che questa gente procurasse ancora la morte di un’altra bambina? Non era sufficiente una morte? Abbiamo dovuto assistere a due morti per denunciarli per omicidio, per abuso della professione, per falso ideologico?

Perché in Italia funziona tutto così? Perché non si fanno i giusti controlli?

Perché si permette alla gente di abusare di una professione per cui persone hanno studiato per anni prima di poter esercitare il proprio ruolo?

Le professioni sanitarie, sia di natura medica, di natura infermieristica, terapeutica, conseguono la loro possibilità di esercitare la propria professione, solamente dopo anni di studi, dopo il superamento di un esame di stato e dopo l’iscrizione ad un albo professionale. Perché si dà la possibilità alle persone di improvvisarsi medici, infermieri o terapisti?

Il fenomeno dell’abuso della professione è un fenomeno oramai frequente. Visibile quando accadono episodi gravi come questo descritto, eppure tutti i giorni, nella nostra professione, assistiamo ad un abuso della stessa da parte di figure che non sono abilitate a far questo.

Forse è giunto il momento che lo Stato, prendesse seriamente in esame la questione. Forse è giunto il momento che le pene per chi abusi della professione altrui diventino più aspre, per far sì che non accadono più episodi del genere.

A cura di

Gianluca Pucciarelli

 

Fonte

Il fatto Quotidiano. Caserta, morta a 3 anni. Arrestati falsa pediatra e marito: “Non diagnosticarono tumore”. Avaible su www.ilfattoquotidiano.it

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