Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, esprime preoccupazione per le crescenti difficoltà nel sistema sanitario regionale a causa del notevole numero di operatori con certificati di inidoneità
Nella recente dichiarazione del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, è emerso che oltre la metà dei medici nei grandi ospedali romani presenta certificati di limitazioni di servizio. Questo fenomeno, accentuato anche tra infermieri e operatori sociosanitari, sta aggravando le carenze di personale nelle strutture sanitarie, in particolare nei turni notturni.
Secondo i dati forniti, il 17% dei medici, il 26% degli infermieri e addirittura il 35% degli operatori sociosanitari nella regione hanno ricevuto certificati di inidoneità. Questo si traduce in un totale di 11.550 operatori sanitari con limitazioni, spingendo la Regione Lazio a intraprendere azioni contro eventuali abusi relativi ai certificati.
Il presidente Rocca ha sottolineato che la situazione, sebbene rispetti le limitazioni individuali, presenta sfide notevoli in termini di efficienza e gestione dei costi nel sistema sanitario. L’obiettivo è affrontare la questione in collaborazione con le organizzazioni sindacali, cercando soluzioni per garantire la copertura adeguata dei turni, specialmente nei grandi ospedali 24 ore su 24.
Un report dettagliato ha rivelato numeri impressionanti. All’interno del San Camillo Forlanini, ad esempio, ci sono 283 medici con inidoneità riconosciuta, insieme a 103 infermieri impossibilitati a coprire i turni notturni. Situazioni simili si riscontrano anche in altri ospedali di rilievo come l’Umberto I e il Sant’Andrea.
Il governatore ha espresso preoccupazione per il possibile abuso di certificati e ha annunciato azioni decise contro i “furbetti del tagliandino”.
Alcune grandi aziende ospedaliere hanno registrato fino a 1.500 dipendenti con limitazioni di servizio su un totale di 4.000.
La notizia ha sollevato discussioni sulla necessità di affrontare questa sfida complessa, bilanciando il rispetto per le limitazioni individuali con l’efficienza operativa del sistema sanitario. La Regione Lazio è ora impegnata a trovare soluzioni pratiche per garantire un servizio sanitario efficiente e tempestivo, affrontando le criticità emerse nel recente report.
La carenza di personale sanitario è un problema critico che richiede attenzione immediata, e la Regione Lazio è determinata a prendere misure concrete per migliorare la situazione.
Redazione NurseTimes
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