Uno studio condotto da ricercatori del Quadram Institute di Norwich (Regno Unito) e dall’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) ha rivelato una connessione tra il microbioma intestinale e il morbo di Parkinson, evidenziando alterazioni nella composizione e nelle funzioni metaboliche dei microbi intestinali, in particolare nella scomposizione di sostanze chimiche ambientali come pesticidi e solventi.
I ricercatori hanno utilizzato tecniche di apprendimento automatico per analizzare dati da 22 studi globali, migliorando la comprensione del legame tra microbioma e Parkinson. Disturbi intestinali possono manifestarsi decenni prima dei sintomi motori del Parkinson, suggerendo un ruolo chiave del microbioma nella malattia.
È interessante notare che i percorsi microbici potenzialmente coinvolti nella trasformazione biochimica di solventi e pesticidi sono più numerosi nel morbo di Parkinson. Il che conferma i risultati di altri studi che sostengono il legame tra l’esposizione a tali sostanze chimiche e la malattia.
Full text dell’articolo pubblicato su Nature Communications
Redazione Nurse Times
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