Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Cristiana Pisano (segreteria regionale SHC OSS Sardegna).
Il sindacato SHC denuncia con fermezza il grave snaturamento del ruolo degli operatori socio-sanitari all’interno della Cooperativa Sociale “Sacro Cuore – Padre Salvatore Mellai” di Paulilatino (Oristano), dove gli oss vengono impiegati in mansioni alberghiere e logistiche, tra cui pulizie, lavanderia, stireria e attività affini, completamente estranee al loro profilo professionale. Una scelta organizzativa imposta dai nuovi piani di lavoro e rigettata dalla nostra organizzazione sindacale, che mortifica la professionalità degli operatori, ne aggrava i carichi di lavoro e compromette la qualità dell’assistenza.
L’utilizzo improprio degli oss viola quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 3 ottobre 2024, pubblicato in G.U. il 21 giugno 2025, e dai riferimenti normativi nazionali, configurando veri e propri casi di demansionamento e dequalificazione professionale. Non si tratta di semplici errori gestionali, ma di una deriva culturale e organizzativa che colpisce direttamente la tenuta della rete assistenziale rivolta agli utenti più fragili. Chiedere a un oss di svolgere prevalentemente attività alberghiere significa sottrarre tempo all’assistenza e ridurre, di fatto, il personale dedicato alla cura durante i turni diurni e notturni.
La situazione è ulteriormente aggravata dall’impatto sull’intera filiera assistenziale. SHC denuncia l’assenza totale di personale infermieristico in presenza, in aperta violazione della Delibera della Giunta regionale Sardegna n. 22/24 del 3 maggio 2017, Allegato 2, che impone la copertura infermieristica sulle 24 ore e la presenza minima di un infermiere per ogni turno. Tale carenza determina rischi concreti per gli utenti, costringe gli oss a compensare mansioni che non spettano loro e compromette il corretto funzionamento dei servizi.
Questa distorsione organizzativa rappresenta un chiaro segnale di una gestione miope, orientata al contenimento dei costi a discapito della qualità dei servizi, dei diritti dei lavoratori e della sicurezza degli assistiti, una scelta che non può essere tollerata né accettata.
Di fronte all’assenza di un confronto serio e immediato da parte della cooperativa, SHC proclama ufficialmente lo stato di agitazione a difesa della dignità professionale degli oss e chiede un incontro urgente alla Cooperativa Sociale “Sacro Cuore – Padre Salvatore Mellai” e alle autorità competenti, inclusa la Prefettura di Oristano. Inoltre, sollecitiamo la revoca immediata delle prassi organizzative lesive e il ripristino delle corrette mansioni, nel rispetto delle norme e della qualità assistenziale dovuta agli utenti.
Come sindacato, ribadiamo che lo svuotamento del ruolo dell’oss non è solo una questione sindacale, ma un problema politico che coinvolge l’intero sistema socio-sanitario regionale. L’assessorato alla Salute, pur avendo precisato che l’oss non può svolgere attività di pulizia generale, attività riservate al personale addetto ai servizi ausiliari, non può permettere che figure centrali dell’assistenza vengano trasformate in manodopera generica per ragioni economiche o interpretazioni errate del DGR 60/52 del 19 novembre 2025. Difendere gli oss significa difendere la qualità dei servizi pubblici, la sicurezza dei cittadini più fragili e il futuro della sanità assistenziale in Sardegna.
Redazione Nurse Times
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