Con le elezioni svolte nei giorni 22, 23 e 24 novembre sono stati decretati i nuovi eletti, in carica fino al 2028, per Opi Rovigo. Il gruppo annovera infermieri che esercitano in diverse realtà ospedaliere, territoriali e in libera professione, e che ricoprono vari ruoli all’interno dei contesti operativi di appartenenza.
Molteplici e complesse le questioni che dovranno essere affrontate da Opi Rovigo nei prossimi anni, riservando priorità assoluta al contrasto degli episodi di aggressione nei confronti degli infermieri e alla scarsa attrattività della professione.
Sono state confermate le cariche ricoperte nel precedente quadriennio: Denis Piombo presidente, Marco Emanuele vice presidente, Marta Zanin segretaria e Luciano Giuriati tesoriere.
Per il direttivo sono stati eletti consiglieri Lisa Barboni, Damiano Chinaglia, Antonella Furlan, Erica Girotto, Maria Cristina Greco, Alessandra Guerra, Annamaria Moretto, Annalisa Patrian, Roberto Roccaro, Simonetta Tescaro e Teresa Zeilante.
La commissione d’albo è composta dalla presidente Elisa Dino, dalla vice presidente Eleonora Vecchi, dalla segretaria Alessandra Paulon e dai componenti Irene Carraro, Emma Grillanda, Enrico Masieri e Stefanija Micovska.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da Marco Andreotti, Alessandro Pericoli e Federico Trevisan.
“Rappresentare questo gruppo – afferma Piombo – è un orgoglio, perché è l’espressione della continuità, del rinnovamento, della coesione e della trasversalità del ruolo infermieristico. E anche dell’appartenenza alla propria Federazione nazionale. Si inizierà subito a lavorare per realizzare il programma della lista ‘Essere Infermieri’, rappresentando e tutelando la cittadinanza e la professione infermieristica, promuovendo il territorio e i propri iscritti, potenziando il ruolo dell’infermiere e collaborando con tutti gli attori in campo per migliorare il sistema salute”.
E ancora: “L’attuale scenario sanitario vede nella carenza del personale la prima grande criticità, a cui si affianca il drammatico fenomeno delle aggressioni, nonostante il vero capitale di ogni sistema sia quello umano. Come migliorare il domani? Partendo dalle problematiche e offrendo risposte concrete come compete a Opi Rovigo, ente sussidiario dello Stato. Altri temi sono la mancata valorizzazione professionale ed economica, il necessario riconoscimento sociale e valoriale dell’essere infermieri. Le persone sono alla base del concetto di eccellenza nelle organizzazioni”.
Conclude il presidente di Opi Rovigo: “Siamo consci che saranno quattro anni impegnativi ma siamo consapevoli delle responsabilità. Le idee devono trasformarsi in realtà grazie al supporto e al contributo di tutti gli iscritti. Perché l’Ordine è di tutti, non solamente di un ristretto numero di infermieri”.
Redazione Nurse Times
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