Il Gruppo Inter-Ordini per la promozione del benessere degli operatori sanitari è nato nel 2022, unendo rappresentanti degli Ordini degli esercenti le professioni sanitarie del Piemonte e Valle D’Aosta. L’obiettivo? Contrastare stress lavoro-correlato e burnout, introducendo linee guida comportamentali per le istituzioni e le organizzazioni sanitarie, percorsi formativi e supporto psicologico-organizzativo.
Il primo, importante risultato è stato quello della produzione e della presentazione in Regione Piemonte, lo scorso 5 novembre, del vademecum “Aiutiamo chi cura – Istruzioni per l’uso”, una guida ricca di fondamentali raccomandazioni pratiche. Il Gruppo Inter-Ordini auspica ora di espandere i programmi di formazione e supporto psicologico-organizzativo per operatori sanitari e sociali. Prossimo step: promuovere attivamente la diffusione del vademecum presso Asl, Aso, ospedali e servizi sociali, sensibilizzando le istituzioni a investire nel benessere lavorativo con risorse dedicate.
Ne abbiamo parlato con Giusi Medici (foto), consigliere di Opi Torino e rappresentante dell’Ordine nel Gruppo: “Il Gruppo Inter-Ordini nasce per promuovere il benessere e la tutela degli operatori sociosanitari e sociali attraverso un lavoro congiunto tra tutti gli Ordini professionali della regione, riuniti in un tavolo stabile di confronto. Obiettivo principale è elaborare proposte condivise e raccomandazioni per prevenire il malessere dei curanti, ridurre lo stress lavoro‑correlato e promuovere condizioni organizzative più favorevoli al benessere degli operatori”.
Il vademecum “Aiutiamo chi cura”
“Il documento – spiega Medici – raccoglie indicazioni pratiche e raccomandazioni rivolte alle istituzioni sanitarie e sociali, con particolare attenzione al rischio di stress, burnout e alle necessità di supporto psicologico per il personale. Inoltre propone percorsi formativi, interventi organizzativi e strumenti di tutela per migliorare i luoghi di lavoro e la qualità della cura, in un’ottica di responsabilità condivisa tra professionisti e decisori. L’iniziativa è stata presentata alle istituzioni regionali e agli operatori il 5 novembre scorso, nella sede della Regione Piemonte, dove si è tenuto un importante momento di confronto pubblico, sottolineando l’urgenza di ‘aiutare chi cura’ per difendere la sanità pubblica, anche attraverso future azioni condivise sul territorio”.
La dottoressa Medici elenca poi gli obiettivi principali del vademecum: “Sensibilizzare Regioni, Aziende sanitarie e servizi sociali sulla necessità di ambienti di lavoro sani, sostenibili e sicuri, che riducano stress, burnout e fuga dalle professioni di aiuto. Ma anche offrire indicazioni pratiche per sostenere medici, infermieri, altri professionisti sanitari e operatori sociali attraverso interventi organizzativi, formativi e di supporto psicologico strutturato.
Cosa propone, in concreto, questo documento? “Raccomanda di monitorare il benessere degli operatori, intervenire su carichi eccessivi, burocrazia, carenza di personale e mancanza di riconoscimento. Problemi evidenziati anche dalle indagini condotte sugli iscritti agli Ordini. Inoltre suggerisce percorsi formativi e servizi interni qualificati di consulenza e ascolto, pensati come ‘manutenzione ordinaria’ del ruolo di cura per prevenire la compassion fatigue e l’abbandono della professione.
Conclude Medici: “Il messaggio chiave del vademecum è ‘Aver cura di chi cura’. Non è un optional etico, ma una scelta strategica per mantenere efficace e umano il sistema sociosanitario nel suo insieme. Il documento chiede alle istituzioni di assumersi responsabilità chiare verso i professionisti, superando la logica del ‘curarsi da sé’ e costruendo politiche stabili di benessere lavorativo”.
Redazione Nurse Times
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