Lo scorso 24 gennaio, nel corso della trasmissione Far West (Rai 3), è andato in onda un servizio sull’over-training, ovvero quella situazione in cui uno sportivo si allena in maniera eccessiva, rischiando di infortunarsi. Tra le altre cose si è parlato di fisioterapia e, durante il filmato, è stato intervistato un fisioterapista professionista, o almeno è stato presentato come tale.
L’intervistato ha dato il proprio parere tecnico sulla tematica, mostrandosi tra l’altro nell’utilizzo di alcune strumentazioni medicali. L’Ordine dei fisioterapisti (Ofi) del Lazio tiene però a sottolineare che in realtà la persona vista in tv non è un fisioterapista, ma un massofisioterapista. La precisazione arriva in una nota a firma della presidente Annamaria Servadio.
“Dopo le verifiche del caso – spiega – abbiamo subito scritto alle autorità competenti e alla Rai per segnalare l’errore. Per questo voglio innanzitutto ringraziare la Rai e il giornalista Salvo Sottile, che venerdì scorso 7 febbraio ha prontamente rettificato l’informazione errata, comunicando agli spettatori e alle spettatrici la nostra segnalazione e l’informazione corretta”.
E ancora: “Quanto accaduto testimonia che l’abusivismo professionale in fisioterapia è un problema estremamente rilevante, che mina la salute delle persone. L’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio, sin dalla sua costituzione, fa della lotta all’abusivismo professionale un’attività prioritaria, per garantire la sicurezza delle cure ai cittadini e per tutelare la professionalità e l’immagine degli oltre 10mila veri fisioterapisti iscritti nella nostra regione”.
Sempre la presidente di Ofi Lazio: “Ritengo necessario fare ulteriore chiarezza su questa vicenda, ribadendo ancora una volta che il massofisioterapista non è un fisioterapista e in nessun modo le due figure sono assimilabili. Il massofisioterapista non è un professionista sanitario, bensì una figura di natura ausiliaria, quindi priva di autonomia, che può agire solamente sotto la diretta responsabilità del fisioterapista, come ribadito dalla sentenza del Tar del Lazio n. 15121/2024”.
Conclude Servadio: “Ofi Lazio già da tempo sta collaborando fattivamente con tutte le istituzioni coinvolte nella salvaguardia dei cittadini e non esiterà, come avvenuto in questa occasione, a esercitare quel ruolo di vigilanza per garantire la sicurezza delle cure e tutelare i veri fisioterapisti. Ricordo, infine, che per essere sicuri di trovarsi di fronte a un fisioterapista è sufficiente collegarsi al sito www.fnofi.it e nell’apposita area verificare l’iscrizione del professionista”.
Redazione Nurse Times
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