Non sarebbe ancora dovuto nascere il piccolo venuto alla luce con una grave encefalopatia neonatale. Nel dicembre del 2019, a seguito di un incidente stradale, la mamma fu portata d’urgenza in ospedale. I medici, poi, avrebbero atteso troppo tempo per praticarle un parto cesareo. A distanza di oltre un anno dal drammatico incidente la procura di Spoleto, che indaga sul caso, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. si tratta dell’automobilista coinvolto nello scontro e di tre medici.
In particolare la procura di Spoleto ha indagato il conducente dell’auto per lesioni colpose stradali. A a bordo della Bmw per “imprudenza e negligenza” non avrebbe mantenuto una velocità adeguata rispetto alle caratteristiche della strada e del traffico. A seguito di questo, sarebbe entrato in collisione, senza riuscire a fermare, con la Lancia condotta dalla giovane mamma incinta, causando, poi, al bambino una encefalopatia neonatale.
Ma sotto indagine sono finite anche tre dottoresse dell’ospedale che non avrebbero eseguito tempestivamente, già al momento del ricovero della giovane, un’ecografia ostetrica e il dovuto monitoraggio. Quindi, non si sarebbero accorte tempestivamente del quadro di sofferenza del feto.
Da verificare, anche attraverso la consulenza tecnica, è perché i medici attesero fino alle 11 del 31 dicembre per operare d’urgenza con il cesareo la giovane mamma originaria di Assisi, invece che far nascere il bimbo immediatamente dopo il ricovero a causa dello schianto. Da verificare, inoltre, se questo fu effettivamente una concausa nelle lesioni al neonato.
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Fonte: lanazione.it (E. Pontini)
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