Di seguito la lettera inviata da Federazione Migep e Stati Generali Oss al ministro della Salute e alle forze politiche.
In un momento politico come quello attuale in cui si parla spesso di riforma del sistema pensionistico urge riflettere, ancora una volta, sulla necessità di riconoscere il lavoro usurante a professioni non riconosciute dal Ssn, come quella degli operatori socio-sanitari (oss) e altre figure, concedendo loro la possibilità di accedere anticipatamente al pensionamento.
È ormai nota a tutti la grave carenza di personale infermieristico che da anni logora la sanità, coinvolgendo in modo forte l’oss attraverso turni massacranti, sindrome di burnout e disagi da stress di lavoro correlato. Siamo assolutamente convinti che qualsiasi lavoro legato all’assistenza debba essere considerato usurante.
Da 23 anni gli oss sono la colonna portante del Ssn: lo sono stati prima come ausiliari, ota, adest, asa, ecc. Dal 2001 sono al centro del processo assistenziale. In ogni articolazione dell’organizzazione lavorativa essi operano in molti settori a livello di prevenzione e promozione della salute del cittadino, a livello domiciliare, territoriale, ospedaliero, nei servizi di salute mentale, Ra, Rsa, ovvero in tutti i servizi nevralgici del sistema salute.
Crediamo, come Stati Generali Oss – Migep, che sia arrivato il momento di riconoscere agli oss il dovuto lavoro usurante. Gli oss operano in un sistema multidisciplinare insieme a tutti i professionisti della salute, e ci rammarichiamo che la politica chieda solo alle professioni sanitarie di esprimersi sui temi importanti, convocandoli alle audizioni in Senato, mentre la professione oss non viene né audita né ascoltata.
Rileviamo un interesse della politica verso questa professione solo quando c’è la possibilità di avere voti, spendendo solo parole senza che poi si traducano in fatti. Poiché la definizione giuridica dell’oss è di “operatore d’interesse sanitario”, indicante una figura adibita a un’attività di “serviente” e “ausiliario”, come chiarito dalla Legge 300/07, la politica continua volutamente a dimenticare e sminuire quello che resta comunque un professionista della salute.
Gli oss, infatti, sono professionisti anche senza una laurea e hanno prestato il loro operato nel periodo Covid in molte strutture, specialmente Rsa al collasso, sprovviste di infermieri. A mani nude hanno fronteggiato la pandemia per dare sicurezza agli anziani e ai cittadini malati.
In qualità di Migep – Stati Generali Oss, chiediamo al Governo che si impegni affinché tutti gli operatori nei servizi sanitari pubblici e privati non considerati finora nel Ssn siano messi in condizione di poter andare finalmente in pensione con gli stessi anni di anzianità degli altri professionisti tramite il riconoscimento del lavoro usurante.
Ribadiamo, infine, che il mancato riconoscimento delle condizioni di usura a tutti gli operatori che lavorano in ambito ospedaliero, in cliniche, Rsa, cooperative, ecc. rappresenti un vulnus da colmare, che finora ha precluso, la possibilità a questa professione di potersi avviare verso un futuro di vero cambiamento, che porterà solamente del bene alla sanità italiana. E per raggiungere una svolta epocale: quello del riconoscimento legittimo e fondamentale per il presente e per futuro di tutti i professionisti del Ssn.
Redazione Nurse Times
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