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Migep e Stati Generali Oss su Ccnl sanità: “Nessuna valorizzazione per gli operatori socio-sanitari”

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Nursind e Opi Pordenone: "Gli oss con formazione complementare non possono sostituire gli infermieri"
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Angelo Minghetti (Federazione Migep) e Gennaro Sorrentino (Stati Generali Oss).

Nel leggere con attenzione l’atto di indirizzo che le Regioni hanno inviato al Mef riguardo il rinnovo del CCNL sanità 2021-2024 notiamo profili di criticità. I tanto decantati aumenti che vengono posti potrebbero far scattare l‘annullamento degli aumenti fino a ridurre la retribuzione complessiva a causa delle tasse. Inoltre, gran parte delle risorse previste sono state assorbite dall’indennità di vacanza maggiorata. Il 20 marzo c.m. inizieranno le trattative contrattuali e l’atto di indirizzo potrà incidere notevolmente sull’andamento della discussione.

Innanzitutto, in qualità di Migep – Stati Generali, esprimiamo un profondo rammarico per la continua esclusione dell’Oss da tutti i tavoli trattanti. Ci rincresce molto dover sottolineare il disinteresse della categoria, che conta più di 300.000 unità, verso la concreta possibilità di far sedere un rappresentante Oss in contrattazione in difesa della proprio futuro professionale. Non ci stanchiamo di ribadire che finora i principi adottati da parte del Governo e dalla maggior parte dei sindacati sono stati per l’Oss soltanto peggiorativi e focalizzati al mero sfruttamento.

Infatti, riguardo all’atto di indirizzo delle Regioni, desideriamo soffermarci al punto 10 (ordinamento professionale) dove riportiamo testualmente: “Si propone di valutare la previsione di nuovo profilo di oss con formazione complementare in assistenza sanitaria già disciplinato dall’accordo stato regioni del 2003, definendone i requisiti di accesso, l’inquadramento nell’area degli assistenti e la relativa declaratoria. Porterà altresì essere valutata l’istituzione di ulteriori profili non appartenenti ai ruoli sanitario e socio sanitario o e la revisione di profili già previsti non appartenenti ai predetti ruoli”

Desideriamo entrare nella questione della “valorizzazione” della professione Oss.

Le Regioni, sotto la continua spinta dell’RSA e delle strutture territoriali disperatamente bisognose di infermieri, dopo sporadici tentativi avanzati qua e là con il “Super Oss” (Lombardia, Veneto, Trentino), tentano ancora una volta, tutte insieme adesso, di riempire il suddetto vuoto infermieristico, non proponendo niente di nuovo e o migliore se non legittimare contrattualmente il profilo dell’Oss con formazione complementare (FC) in assistenza sanitaria già disciplinato dall’accordo stato regioni del 2003.

Così come abbiamo sempre fatto proviamo ad esprimere le nostre riflessioni in merito.

La valorizzazione dell’OSS in OSSFC:

  • Porterà l’Oss fc ad essere sempre e comunque un operatore di “interesse sanitario” (tecnico), così come stabilito da Consiglio di Stato. Dunque nessun ruolo socio-sanitario che vada ad ottemperare la Legge 3/2018.
  • Affiderà all’Oss fc più responsabilità, più competenze di natura infermieristica senza adeguata formazione.
  • Vi potrà accedere solo il dipendente del servizio sanitario pubblico.    Il privato dovrà aspettare il proprio contratto.
  • Non evidenzia il criterio usato per equiparare l’Oss all’Oss fc e se vi siano dei requisiti di accesso. Ricordiamo che molti Oss della sanità pubblica hanno già acquisito nel tempo la formazione complementare da enti formatori.
  • L’Oss fc resterà scoperto di assicurazione personale (DM 15 dicembre 2023 n 232, l’art 1 lettera F non richiama l’Oss né, tantomeno, viene richiesta l’obbligatorietà).

Domanda

  • Chi occuperà la figura dell’Oss ?
  • L’Oss fc svolgerà le stesse funzioni di oss più le nuove competenze sempre allo stesso costo?

Area assistenti

Alla nostra legittima domanda sembra apparentemente rispondere l’ipotesi sventolata dalle Regioni e Sindacati di far rientrare la nuova figura nell’Area degli Assistenti con le dovute adeguazioni economiche. Ora, se il precedente contratto, ancora in discussione, determina i parametri di titoli e anzianità di servizio per l’effettivo ingresso, se alla fine sono le Aziende Sanitarie che dovranno decidere in base al budget e al reale fabbisogno, se l’area assistenti non porterà l’Oss nessun progresso in quanto la normativa indica che comunque il nuovo profilo sarà di interesse sanitario, ci chiediamo ancora: Dove è il cambiamento concreto?

Un’altra parte discordante è la fine del punto 10 dove è detto che: “Potrà altresì essere valutata l’istituzione di ulteriori profili non appartenenti ai ruoli sanitario e socio sanitario o e la revisione di profili già previsti non appartenenti ai predetti ruoli”

  • Possiamo dedurre che figure come il caregiver, le puericultrici e tante altre saranno di punto in bianco equiparate all’Oss fc.

In conclusione possiamo continuare ad affermare come facciamo da tempo che il problema vero è non volere una vera evoluzione dell’Oss. Figure come l’Assistente Infermiere, l’Assistente socio sanitario e l’Assistente per la salute, da noi proposte al Governo, sono le soluzioni coraggiose ma efficaci per dare una svolta non solo all’Operatore Socio Sanitaria ma alla Sanità italiana.

Purtroppo non si vuole cambiare!

Ovviamente bisognerà capire cosa emergerà dalla trattativa, nel frattempo facciamo crescere il registro nazionale Oss, facciamo quadrato prima che sia troppo tardi: iscrivetevi a www.statigeneralioss.eu, dateci forza e fiducia.

Redazione Nurse Times

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