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Medicina estetica: controlli dei Nas su tutto il territorio nazionale. Sequestrate 14 strutture

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I recenti e drammatici episodi di cronaca legati a interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato, incurante delle gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione medico-professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, fanno da sfondo alla campagna di controlli condotta su tutto il territorio nazionale dai carabinieri dei Nas, d’intesa con il ministero della Salute.

I controlli dei Nas, avviati sin dall’inizio dell’anno e intensificati nel corso del mese di maggio, sono stati indirizzati a verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei e altre procedure, tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle. Tutte pratiche che per loro natura sono soggette a essere eseguite abusivamente.

I 1.160 i controlli, eseguiti tra centri estetici e studi medici estetici, hanno permesso di rilevare 132 obiettivi non conformi, con conseguente deferimento all’autorità giudiziaria di 104 titolari/operatori.

Tra i casi più gravi si segnalano:

Nas Milano – All’esito di un’attività ispettiva è stato riscontrato che all’interno di una struttura era stato allestito un ambulatorio polispecialistico, nonché un’attività estetica senza le previste autorizzazioni. A seguito delle non conformità accertate il legale rappresentante è stato deferito alla competente autorità giudiziaria e l’autorità sanitaria comunale ha emesso ordinanza di immediata di sospensione delle attività non autorizzate.

Nas Roma – Nel corso di una verifica è stata deferita in stato di libertà una persona per aver eseguito, senza l’abilitazione richiesta per l’esercizio delle professioni sanitarie, diversi interventi estetici, presentando altresì certificazione estera inerente la propria formazione e autorizzazione a eseguire in Italia iniezioni di acido ialuronico alle labbra. Nel corso dell’attività si è proceduto al sequestro di materiale sanitario e cosmetico (tra cui siringhe pre-riempite di acido ialuronico, aghi, flaconcini contenenti filler anti-età), nonché schede di valutazione medico-estetica relative a diversi pazienti, questionario medico prima dell’iniezione redatto in lingua tedesca e attestati di partecipazione a corsi di qualificazione/seminari.

Nas Napoli – Nel corso di una verifica condotta presso una farmacia sono state sottoposte a sequestro amministrativo le aree adibite a centro estetico e le apparecchiature/attrezzature utilizzate per “estetica avanzata”, poiché è stato accertato l’avvio abusivo dell’attività di estetista all’interno della farmacia.

Gli illeciti contestati

I carabinieri del Nas hanno eseguito inoltre il sequestro/sospensione di 14 strutture, nonchè di dispositivi medici e farmaci per un valore di circa 3,5 milioni di euro. Sono stati accertati 32 illeciti penali, riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, a irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci risultati scaduti, alla ricettazione di farmaci a uso ospedaliero e alla falsificazione di attestati professionali.

Contestate ulteriori 156 sanzioni amministrative per inadempienze autorizzative e procedurali connesse alla mancata applicazione di leggi regionali e della normativa inerente all’attività di estetista. Irrogate sanzioni pecuniarie per 130mila euro.

I controlli dei Nas sono stati estesi anche al web per verificare l’offerta in vendita e/o la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della medicina estetica, arrivando nei casi più gravi anche all’oscuramento di quei siti web, solitamente ospitati su server esteri e con gestori anonimi facilmente raggiungibili dall’Italia, che promuovevano/vendevano illegalmente medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, vendibili in farmacia e utilizzabili solo sotto controllo di personale sanitario, nonché dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea (filler) e prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.

Redazione Nurse Times

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