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Massa, prende a calci due infermiere in Pronto soccorso: arrestato in flagranza

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Un episodio di violenza senza precedenti ha segnato un importante cambio di passo nella tutela del personale sanitario in Italia. Un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver aggredito due infermiere al pronto soccorso dell’Ospedale delle Apuane, a Massa. È il primo caso nella provincia apuana in cui viene applicata la nuova normativa introdotta dal Decreto legislativo 137/2024, che prevede misure più rigide contro chi aggredisce i professionisti della sanità.

L’aggressione: calci alle infermiere e danni alla struttura

Il fatto è accaduto il 25 novembre. L’uomo, in evidente stato di alterazione dovuto al consumo di alcol e sostanze stupefacenti, si è presentato al Pronto soccorso di Massa pretendendo di ricevere Valium. Quando il personale sanitario ha cercato di calmarlo, ha perso il controllo, colpendo con calci due infermiere e ribaltando sedie e arredi. La situazione è presto degenerata, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico hanno utilizzato un taser per immobilizzare l’uomo e garantire la sicurezza del personale e dei pazienti presenti all’ospedale di Massa. Identificato poco dopo, l’aggressore è risultato essere un 36enne di origine magrebina con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e legati a sostanze stupefacenti. Inoltre l’uomo si trovava in Italia senza un regolare permesso di soggiorno.

La nuova normativa: tolleranza zero verso le aggressioni in sanità

Grazie al Decreto legislativo 137/2024, che prevede pene più severe per chi commette aggressioni contro operatori sanitari, l’arresto è stato convalidato dal giudice del Tribunale di Massa. Il provvedimento ha stabilito la custodia cautelare in carcere, confermando un’applicazione rigorosa della norma.

Un allarme sociale in crescita

Questo decreto, nato dall’urgenza di contrastare un fenomeno in aumento, non solo tutela medici e infermieri da aggressioni fisiche, ma protegge anche i beni destinati all’assistenza sanitaria. L’episodio di Massa rappresenta un importante precedente nella provincia apuana, segnalando un messaggio chiaro: la violenza contro il personale sanitario non sarà più tollerata.

Secondo le statistiche, le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari sono in costante aumento, complici condizioni di lavoro difficili e l’esasperazione degli utenti. Questo caso mette in evidenza la necessità di interventi più incisivi, non solo sul piano normativo, ma anche attraverso campagne di sensibilizzazione e investimenti nella sicurezza degli ospedali.

Redazione Nurse Times

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