“Dalle informazioni rese dalla competente Direzione generale del ministero della Salute, riporto che il gruppo di lavoro deputato alla redazione dell’aggiornamento” delle Linee guida del 2015 sulla legionellosi “conta di sottoporre il documento alla Conferenza Stato-Regioni entro la fine di quest’anno”. Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo in Commissione Affari sociali alla Camera all’interrogazione sul tema prposto da Ilenia Malavasi (Pd). Di seguito il testo integrale della risposta di Gemmato.
“Ringrazio gli onorevoli interroganti per il quesito posto che mi consente di illustrare lo stato di avanzamento delle disposizioni poste in essere per il contrasto alla legionella e per la prevenzione e il controllo della possibile contaminazione degli impianti idrici e di conseguenza dell’insorgere dei casi di infezione.
Come ricordato dagli interroganti, nel quadro ordinamentale adottato al fine di combattere il fenomeno, si inseriscono le ‘Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi’, approvate in Conferenza Stato-regioni il 7 maggio 2015, che rappresentano il documento di indirizzo con criteri e indicazioni di livello nazionale che, conseguentemente, vanno contestualizzati e tradotti in specifiche linee di intervento a livello regionale.
Al riguardo, evidenzio che il progredire delle conoscenze in diversi ambiti della problematica in questione, ha imposto l’esigenza di una revisione e aggiornamento delle predette linee guida nazionali. A tal fine il ministero della salute e l’Istituto Superiore di Sanità stanno procedendo nei lavori di aggiornamento tenendo in considerazione sia le novità normative che i contributi tecnico-scientifici intervenuti.
Nello specifico, un elemento di novità ai fini della redazione delle linee guida è costituito dall’adozione del decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, grazie al quale è stata recepita la direttiva UE 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano. Questa direttiva rappresenta un’importante modifica nella vigente disciplina in quanto ha introdotto la legionella come parametro da monitorare nelle acque destinate al consumo umano negli edifici prioritari, cioè gli immobili di grandi dimensioni, ad uso diverso dal domestico.
Si segnala inoltre il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2017 che ha istituito il Sistema di notifica delle malattie infettive, PREMAL che prevede la legionellosi nell’elenco delle malattie infettive sottoposte a sorveglianza. Evidenzio, nello specifico, che la notifica sul predetto sistema è l’unica ed esclusiva modalità di segnalazione attiva in Italia e che, attualmente, sono in corso attività di sviluppo per implementare il sistema informativo previsto dal decreto ministeriale che ne disciplina il funzionamento. Contestualmente, proseguono le attività del Tavolo PREMAL, appositamente istituito, come strumento di confronto con le regioni e province autonome.
Inoltre segnalo che un importante elemento di innovazione sulla vigente disciplina è fornito dal Rapporto ISTISAN 22/32 concernente le ‘Linee guida per la valutazione e la gestione del rischio per la sicurezza dell’acqua nei sistemi di distribuzione interni degli edifici prioritari e non prioritari e in talune navi ai sensi della Direttiva (UE) 2020/2184. Gruppo di lavoro ad hoc sulla sicurezza dell’acqua nei sistemi di distribuzione idrica interni degli edifici e di talune navi’, che raccoglie gli indirizzi e gli strumenti operativi per tutti coloro che dovranno gestire gli impianti idrici.
Ferma restando questa disciplina relativa alle acque destinate al consumo umano, per quanto concerne la revisione delle linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, il Dipartimento di malattie infettive dell’istituto Superiore di Sanità in accordo con il Centro nazionale Sicurezza delle Acque (CeNSiA) sempre dell’ISS, hanno stabilito che le nuove linee avranno come oggetto di regolamentazione acque diverse da quelle destinate al consumo umano (torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, SPA, fontane).
Tutto ciò premesso, dalle informazioni rese dalla competente Direzione generale del Ministero della salute, riporto che il gruppo di lavoro deputato alla redazione dell’aggiornamento in questione conta di sottoporre il documento alla Conferenza Stato-regioni entro la fine di quest’anno. Da ultimo, per quanto riguarda l’adozione di iniziative per definire norme più severe, ricordo che l’introduzione del decreto legislativo n. 18 del 2023 impone l’obbligatorietà del controllo del parametro legionella negli edifici prioritari, disponendo apposite sanzioni in caso di omissione”.
Redazione Nurse Times
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