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Il rischio legionella nelle strutture comunitarie

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Ortona, è allarme legionella: 5 ricoveri e un decesso
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Introduzione

Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali (acque sorgive, comprese quelle termali; fiumi; laghi; fanghi; ecc…). Da questi ambienti esse raggiungono quelli artificiali come le condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, come le tubature, i serbatoi, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana. (Declerck et al, 2007; Fliermans et al, 1981).

Con il termine “Legionellosi” si definiscono tutte le forme morbose causate da batteri Gram-negativi aerobi del genere Legionella.

Modalità di Trasmissione

Inalazione di aerosol contaminato.

Sorgente di infezione:

  • Torri di raffreddamento;
  • Impianti Idrici;
  • Vasche Idromassaggio;
  • Stazioni Termali;
  • Terriccio e composti per giardinaggio;
  • Impianti idrici di riuniti odontoiatrici.

Luogo e occasione di infezione:

  • Siti Industriali;
  • Centri Commerciali;
  • Ristoranti;
  • Centri Sportivi e centri benessere;
  • Residenze private;
  • Alberghi; Navi;
  • Campeggi;
  • Club.

Fattori di rischio ambientali:

  • Vicinanza a sorgenti di trasmissione quali:
    • torri di raffreddamento
    • condensatori evaporativi non mantenuti adeguatamente

Fattori di Rischio

La legionellosi comunitaria presenta i seguenti fattori di rischio:

  • Impianti idrici complessi con presenza di rami morti.
  • Soggiorno in alberghi o in camere con occupazione discontinua; erogazione intermittente dell’acqua, difficile controllo della temperatura; impianti complessi; personale non formato per la prevenzione della legionellosi.

Fattori di rischio personali:

  • Età > 40 anni; sesso maschile; tabagismo;
  • viaggi recenti;
  • malattie concomitanti (diabete/malattie cardiovascolari/immunosoppressione da corticosteroidi/ malattie croniche debilitanti/ insufficienza renale cronica/ insufficienza renale cronica/ malattie ematologiche / tumori/ ipersideremia / cambiamenti dello stile di vita/ abuso di alcool.                     

(Legionella and the prevention of legionellosis WHO, 2007)

Sintomatologia

La legionellosi può manifestarsi con due distinti quadri clinici: La febbre di Pontiac e la Malattia dei Legionari.

La Febbre di Pontiac: passato il periodo di incubazione di 24/48 ore, si manifesta in forma acuta simil influenzale senza interessamento polmonare, e si risolve in 2-5 giorni. I prodromi sono: malessere generale; mialgie e cefalea, seguiti rapidamente da febbre, a volte anche con tosse e gola arrossata. Possono essere presenti diarrea, nausea e lievi sintomi neurologici quali vertigini o fotofobia.

La Malattia dei Legionari: passato il periodo di incubazione che può variare dai 2 ai 10 giorni, si manifesta come una polmonite infettiva, con o senza manifestazioni extrapolmonari. In alcuni casi possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci; alterazione dello stato mentale, sono comuni generalmente non associati a meningismo.

In un paziente affetto da legionellosi, a impronta sistemica, ci possono essere uno o più dei seguenti segni e sintomi:

  • bradicardia relativa;
  • lieve aumento della transaminasi;
  • ipofosfatemia;
  • diarrea e dolore addominale.

Tra le complicanze della legionellosi troviamo: ascesso polmonare; empiema; insufficienza respiratoria; shock; coagulazione intravasale disseminata; porpora trombocitopenica e insufficienza renale.

La polmonite da legionella non ha quindi caratteristiche uniche o diverse dalle altre polmoniti.

Per la diagnosi e cura della legionellosi si rimanda alle Linee Guida del Ministero della Salute.

PROTOCOLLO DI CONTROLLO DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

Introduzione

Il Protocollo di Controllo si divide in tre fasi da svolgere in sequenza e con una correlazione tra loro.

Valutazione del Rischio

E’ l’indagine tesa all’individuazione delle specificità della struttura e degli impianti in essa esercitati, per le quali si possono realizzare condizioni che collegano la presenza effettiva o potenziale di Legionella negli impianti alla possibilità di contrarre l’infezione.

Le Informazioni relative alla Valutazione del rischio ed al relativo Piano di Controllo devono essere comunicate dall’incaricato della Valutazione al gestore della struttura od a un suo preposto che, a loro volta, dovranno informare tutte le persone che sono coinvolte nel controllo e nella prevenzione della legionellosi nella struttura.

  • Gestione del Rischio: Tutti gli interventi e le procedure volte a rimuovere definitivamente o a contenere costantemente le criticità individuate nella fase precedente. Qualsiasi intervento manutentivo o preventivo attuato deve essere il risultato di una strategia che preveda un gruppo di lavoro multidisciplinare, che consideri tutte le caratteristiche dell’impianto e le possibili interazioni nell’equilibrio del sistema.
  • Comunicazione del Rischio: Tutte le azioni finalizzate a informare, formare, sensibilizzare i soggetti interessati dal rischio potenziale.

N.B. E’ necessario che il Protocollo venga applicato in ogni struttura. (essa sia civile od industriale) nel quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio legionellosi.

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Estratto da ISS “Secondo i dati forniti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) nel 2020 (…) Francia, Germania, Italia e Spagna hanno registrato collettivamente il 72% dei casi notificati nel 2020, sebbene la loro popolazione complessiva rappresenti solo il 50% circa della popolazione UE/SEE.

Le principali caratteristiche dei casi di legionellosi segnalati nel 2020 sono molto simili a quelle dei casi segnalati nel 2019, con la maggior parte dei casi sporadici e acquisiti in comunità, di sesso maschile e di età pari o superiore a 65 anni.

E’ pertanto fondamentale proseguire nella prevenzione della malattia attuando tutte le misure necessarie per il controllo ed il contrasto del rischio di infezione.

Dott. Leonardo Ontani

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