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Riceviamo la tesi della dott.ssa Rizzo Valentina, dissertata presso l’Università degli Studi di Salerno.
ABSTRACT
Introduzione
Il seguente elaborato intende studiare la sindrome di Brugada. Si tratta di una canalopatia ionica responsabile fino al 20% dei decessi in pazienti senza anomalie genetiche, che può predisporre gli stessi a sviluppare un’aritmia mortale.
Obiettivo
L’obiettivo del presente studio è quello di individuare i pazienti clinicamente predisposti alla BrS. Dunque, risulta fondamentale una stratificazione del rischio in base a criteri analizzati dall’infermiere genetista.
Metodi e materiali
Per individuare i pazienti a rischio si è predisposta la scala di valutazione “Rischio e Prevenzione Sindrome di Brugada” in cui sono stati inseriti i principali fattori di rischio quali: età, genere, alterazioni genetiche note, anamnesi familiare positiva, precedenti episodi di sincope e aritmie cardiache.
Risultati
Uno screening precoce della BrS risulta efficace per prevenire, in particolar modo nei giovani, episodi di aritmie e morte cardiaca improvvisa.
Discussione
L’infermiere genetista, è una figura essenziale per garantire un’assistenza globale ed effettuare una prima stratificazione del rischio, utilizzando la scala di valutazione, negli individui che potrebbero presentare la sindrome di Brugada.
Rizzo Valentina
Tesi: “Indagine conoscitiva per individuare i pazienti a rischio sindrome di Brugada”
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- Uil Fpl: “Dichiarazioni di Schillaci giuste, ma Contratto al ribasso. Servono coerenza, risorse e rispetto per i lavoratori della sanità pubblica”
- “Strategie di ottimizzazione del flusso ambulatoriale dell’U.O. di Cardiologia di un presidio pugliese mediante l’applicazione della metodologia Lean”
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- Carenza di infermieri, l’allarme di Opi La Spezia: “Effetto domino sulle strutture sanitarie”
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