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La CGIL Puglia boccia il nuovo contratto: “Promesse disattese, aumenti minimi e nessuna vera tutela per i lavoratori”

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Rinnovo contratto 2022- 2024 sanità, Vannini (CGIL): “Mancano le risorse” 1
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La FP CGIL Puglia boccia il nuovo contratto per il personale sanitario: “Promesse disattese e aumenti reali tra soli 32 e 57 euro. Nessuna vera tutela per i lavoratori”

Si alza forte la voce della CGIL Puglia contro il nuovo contratto del comparto sanitario: secondo il sindacato, il testo firmato sarebbe ben lontano dalle promesse iniziali. “Tanto rumore per nulla” è lo slogan scelto per denunciare una situazione definita “vuota a perdere”, con una serie di promesse che, alla prova dei fatti, risultano fortemente ridimensionate.

Aumenti salariali minimi e nessun arretrato: la realtà dietro gli annunci

Mentre gli annunci parlano di 170 euro di aumento mensile, la realtà – afferma la FP CGIL – è ben diversa: gli incrementi effettivi, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già in busta paga, variano dai 32 ai 57 euro lordi. Inoltre, non sono previsti arretrati per gli anni 2022 e 2023, segnando così due anni completamente persi per i lavoratori.

Indennità e turni: “Nessun passo avanti concreto”

Il contratto non prevede alcun aumento strutturale delle indennità per turni notturni o festivi, lasciando tutto invariato rispetto alla situazione precedente. Anche il bonus annunciato di +250 euro per chi lavora nei Pronto Soccorso riguarda in realtà solo alcune posizioni lavorative, escludendo la maggior parte del personale coinvolto.

Smart working e formazione: promesse parziali

Il buono pasto per lo smart working viene riconosciuto solo a chi lavora da remoto in modo continuativo, escludendo chi opera in modalità mista o saltuaria. La formazione a scelta del dipendente, invece, non viene conteggiata come orario di lavoro, rendendo il diritto di fatto impraticabile.

Progressioni e qualifiche: rinvii e discriminazioni

Anche sul fronte delle progressioni verticali, la FP CGIL denuncia un rinvio fino al 31 dicembre 2026, mentre l’accesso all’Area Elevata Qualificazione esclude molti profili e toglie risorse agli altri, creando disparità interne.

Nuovi profili e tutele: più ombre che luci

Il sindacato lamenta nessuna nuova tutela per autisti soccorritori, mediatori culturali, tecnici, informatici, né per altri profili storicamente sottorappresentati. Inoltre, l’introduzione del nuovo profilo dell’Assistente Infermiere viene giudicata una manovra economica: si tratta di una figura “non contrattata” e “sottopagata” rispetto all’Operatore Socio Sanitario con formazione complementare (OSSS).

Fondi insufficienti e straordinari per pochi

Il capitolo economico si chiude con una stoccata: i 98 euro promessi sono solo teorici. I fondi restano insufficienti per garantire il rinnovo degli incarichi e delle progressioni. Anche sul piano degli straordinari e premi detassati, secondo la CGIL “solo pochi eletti ne beneficiano”, e spesso solo lavorando oltre l’orario standard.

CGIL Puglia: “Chi ha firmato ha dimenticato i lavoratori”

Chi ha firmato ha dimenticato chi siete. Noi ci ricordiamo ogni giorno per chi, e perché, lottiamo”, conclude il volantino della FP CGIL Puglia. Un appello diretto ai lavoratori e un forte segnale di dissenso verso un contratto che, secondo il sindacato, non risponde né alle esigenze né ai sacrifici compiuti negli ultimi anni dal personale sanitario.

Redazione NurseTimes

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