Sono stati presentati al pubblico gli esiti dell’indagine parlamentare conoscitiva sulla situazione della medicina di emergenza-urgenza. Durante la conferenza stampa presso la Camera dei deputati, alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, sono state discusse le proposte espresse nel documento finale, alla cui stesura hanno partecipato tutte le società scientifiche di maggior importanza in Italia, inclusa la Siiet.
Gran parte delle proposte di riforma effettuate dalla Società Italiana degli infermieri di emergenza sono state incluse nelle considerazioni finali del documento, affinché dopo 32 anni sia possibile scrivere una riforma che definisca ed attualizzi ruoli, modalità e condizioni di lavoro dei sanitari e dei soccorritori laici, perché si renda possibile la più appropriata risposta ai bisogni assistenziali dei cittadini di oggi. Bisogni spesso diversi da quelli della popolazione di trent’anni fa.
“Siamo felici di aver partecipato all’indagine – ha spiegato in conferenza il presidente di SIIET, il dottor Andrea Andreucci – e di non aver elencato criticità. Abbiamo proposto delle soluzioni e con immenso piacere le abbiamo ritrovate nelle conclusioni redatte dalla Commissione parlamentare”.
“Come Siiet – ha affermato Andreucci -, ci ritroviamo nella proposta di istituire percorsi formativi specifici, nel processo di riconoscimento delle competenze e nella definizione più efficace ed attenta ai ruoli dell’infermiere nel contesto dell’emergenza-urgenza pre-ospedaliera. La riforma del modello di risposta alle emergenze sanitarie dei cittadini è necessaria. Troppe cose sono cambiate nei 32 anni che ci separano dal DPR del 27 marzo 1992. Se partiamo dalle basi, pensando ad un sistema integrato riusciremo in questa impresa”.
Come denominatore comune a tutte queste proposte, l’intervento di Siiet si è focalizzato sul bisogno di formazione e competenze avanzate da poter riconoscere agli infermieri mediante specifici percorsi di formazione e lauree magistrali a indirizzo clinico.
Tutti gli ospiti, tra cui ricordiamo il dottor Fabio De Iaco, presidente Simeu, e il dottor Antonino Giarratano, presidente Siaarti, hanno evidenziato come il bisogno di salute della popolazione stia evolvendo rapidamente e che, proprio in virtù di questo evento, occorra dare ai cittadini e ai professionisti risposte rapide ed efficaci per rendere moderno un sistema tanto eccellente quanto, ormai, obsoleto.
L’auspicio della Siiet è anche quello di integrare questa riforma con la figura, sempre centrale, dell’infermiere di comunità e di famiglia, che non può essere dimenticata nel novero delle strategie che possono aiutare a ridurre la pressione, ormai insostenibile, che le richieste dei cittadini procurano al modello di pronto soccorso e di 118 attuale.
Redazione Nurse Times
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