Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Stefano De Pandis, segretario Fials Imola.
Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) sigla sindacale maggiormente rappresentativa della sanità provinciale e primo sindacato in Ausl Imola, comunica l’esito negativo dell’incontro conciliativo davanti al prefetto di Bologna.
Abbiamo chiesto:
- Assunzioni immediate di oss – infermieri – tecnici RM – ostetriche con garanzia della copertura del turnover entro il 31 giugno 2024, dando tempo sei mesi all’Azienda per mettersi in pari con le assunzioni.
- Reintegro immediato della presenza dell’oss nel turno notturno in tutti i reparti attualmente sprovvisti.
- Pronte disponibilità entro il limite contrattuale delle sette, soprattutto nel Blocco operatorio, e implemento della presenza di personale delle pulizie a garanzia del termine degli interventi chirurgici, poiché al momento pulizie sono eseguite dagli infermieri.
- Presenza H24 degli oss in sala operatoria.
- Garantire prestazioni aggiuntive nei reparti (soldi aggiuntivi da bilancio aziendale) in ogni situazione di contingenza.
- Incontro sindacale urgente entro fine febbraio o inizio marzo per discutere del consuntivo 2023 e della relativa gestione dei fondi residui per permettere un recupero delle quote di produttività erose nei mesi di gennaio e febbraio.
L’Azienda si è solo impegnata teoricamente, senza alcuna garanzia, sulle assunzioni fatte e quelle da fare, per noi risultate tardive e in percentuale non idonea alla copertura del turnover. Ha inoltre dichiarato di non riuscire a coprire il turnover e di dover ridurre il personale per questioni di bilancio e obbiettivi. Nessuna garanzia al reintegro dell’oss nel turno notturno: a fronte della carenza di personale l’azienda ha difficoltà a coprire a macchia i turni notturni in tutte le Uo, consentendo di conseguenza il demansionamento infermieristico.
Nessuna garanzia sul giusto equilibrio di PD in sala operatoria e nessuna parola sul personale delle pulizie da implementare. Nessuna garanzia nel devolvere una quota economica prestabilita e certa da bilancio aziendale (prestazioni aggiuntive) da erogare ai reparti coinvolti in situazioni di contingenza, ma solo un impegno vago a fronte di criticità ampiamente interpretative.
Unico impegno concreto, la convocazione di un tavolo a breve per discutere del consuntivo 2023 per capire se ci sono eventuali residui dai fondi e in che quantità, in modo da capire se ci sono gli estremi per coprire mensilmente o a conguaglio la produttività mancante già a partire dal mese di marzo, facendo già capire di avere la concreta difficoltà a reperire i fondi per far fronte all’intero riconoscimento della produttività come da quote 2023.
Nessuna garanzia, quindi, ma solo un teorico impegno da parte dell’Azienda, che a nostro avviso risulta troppo poco per garantire risposte concrete ai lavoratori, i quali erogano un costante impegno a copertura dei servizi. La nostra risposta sarà uno sciopero, con relativa manifestazione. La misura è colma.
Redazione Nurse Times
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