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Ferie forzate per il personale del Policlinico di Bari positivo al Covid e asintomatico. I sindacati: “Decisione vessatoria”

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Ferie forzate per il personale del Policlinico di Bari positivo al Covid e asintomatico. I sindacati: "Decisione vessatoria"
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Ferie forzate per i dipendenti (medici, infermieri, operatori socio sanitari e personale amministrativo) positivi al Covid, anche se lo hanno contratto in forma asintomatica. E se non hanno giorni di ferie da scontare, devono lavorare cinque giorni su sette (unico turno di lavoro continuato a partire dalle 7:30), ma confinati in una stanzetta al quarto piano del nuovo padiglione Asclepios III (foto), condivisa con chi è nella stessa situazione, restando reperibili telefonicamente.

Accade al Policlinico di Bari, dove la direzione sanitaria ha firmato una circolare che fa discutere: ferie degli anni precedenti a quello in corso scalate fino al momento della negativizzazione, dopo il tampone di verifica. Niente più lavoro agile per gli amministrativi, dunque, e niente più malattia per gli operatori sanitari. Cosa si dovrà fare durante l’orario lavorativo, lo deciderà la struttura di appartenenza.

Naturalmente il lavoratore positivo, munito di mascherina FFP2, non potrà frequentare altri spazi dell’ospedale, se non per raggiungere la postazione dove sottoporsi ai tamponi periodici di verifica. E dovrà auto-monitorarsi, perché, laddove il Covid risultasse poi sintomatico, potrà comunicare al proprio medico di medicina generale l’inizio della malattia.

Durante questi giorni, inoltre, non è possibile, fare straordinari. Anzi, “il lavoratore sarà incoraggiato a fare richiesta di smaltimento del credito orario accumulato durante il periodo in cui si prevede l’attivazione del regime di lavoro modificato”. Immediata la reazione del personale, che non gradisce affatto la misura attivata dal Policlinico. Un possibile scenario prevede che nessuno comunichi di essere positivo, nascondendo quindi di aver contratto il Covid, così da non dover scontare le ferie accumulate.

Insorgono anche i sindacati Aaroi-Emac, Anaao Assomed, Cgil, Cimo Fesmed, Fassid, Cisl, Fials e Uil, che in una lettera scrivono: “Sembra che l’Azienda sia ossessionata da una sorta di persecuzione nei confronti dei dipendenti e di chi li rappresenta. Continuano le disposizioni contro i lavoratori, senza un minimo coinvolgimento con le rappresentanze sindacali”. E ancora: “La circolare è strampalata e vessatoria nei confronti di lavoratori, che prima venivano esaltati come eroi e adesso come un corpo estraneo fastidioso da sistemare, nascondere e ghettizzare”.

Redazione Nurse Times

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