La scarsità del farmaco cruciale mette a rischio la salute di pazienti con insufficienza pancreatica
In una recente denuncia su Instagram, il famoso rapper italiano Fedez ha portato all’attenzione del pubblico la grave carenza del farmaco Creon, fondamentale per coloro che, come lui, sono stati sottoposti a interventi al pancreas. Il farmaco contiene pancrelipasi, un composto di enzimi pancreatici essenziali per la digestione di grassi, proteine e amidi.
Creon, prodotto in Italia da Viatris Italia S.r.l., è impiegato nel trattamento dell’insufficienza pancreatica esocrina, una condizione in cui il pancreas non produce sufficienti enzimi. Tuttavia, la domanda globale elevata e problemi produttivi hanno portato all’esaurimento delle scorte, lasciando molti pazienti, inclusi Fedez, in una situazione critica.
L’azienda ha dichiarato di non poter soddisfare la domanda, generando preoccupazione a livello nazionale. In risposta, il Ministero della Salute italiano e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) hanno implementato diverse misure per affrontare la crisi.
Le azioni intraprese includono la fornitura di informazioni agli operatori sanitari e ai pazienti su come importare farmaci analoghi autorizzati dall’estero. Invitano inoltre i medici a prescrivere Creon solo secondo le indicazioni autorizzate, nella minima dose efficace e solo se non esistono alternative valide.
Al fine di garantire un approvvigionamento diretto, è stato vietato esportare il farmaco dall’Italia. Un canale diretto tra l’azienda distributrice e le farmacie è stato aperto per facilitare l’approvvigionamento immediato.
Nonostante questi sforzi, la carenza di Creon potrebbe protrarsi fino al 2025, causando preoccupazione per la salute dei pazienti affetti da insufficienza pancreatica. Fedez ha coinvolto i suoi follower, chiedendo segnalazioni di carenza e annunciando l’intenzione di contattare l’AIFA per sollecitare una risoluzione urgente.
Nella nota pubblicata ieri sul sito del Ministero della salute si legge:
“….come per altro già comunicato da AIFA attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso. Inoltre, le farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi possono effettuare un ordine diretto al titolare tramite l’apposito servizio di Customer Service.
Il Ministero della Salute segue la questione, così come tutte quella afferenti a fattispecie di carenza di farmaci, con grande attenzione e pone in essere tutte le attività di competenza finalizzate a garantire la continuità terapeutica dei pazienti.”
La collaborazione tra le autorità sanitarie, i medici e l’industria farmaceutica è fondamentale per affrontare questa crisi e garantire un accesso continuo ai farmaci essenziali per i pazienti in difficoltà.
Mauro Marcone
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