Il noto cantante e giudice di X Factor, Fedez, ha recentemente condiviso un messaggio su Instagram in cui rassicura i suoi fan e ringrazia il personale medico e infermieristico per il suo ricovero a Milano. L’artista è stato ricoverato a causa di un’emorragia interna provocata da due ulcere.
Lo specialista Massimo Falconi, direttore della Chirurgia del pancreas dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, ha fornito alcune informazioni sul suo stato di salute. Fedez aveva già affrontato una difficile battaglia con un tumore neuroendocrino del pancreas nel marzo 2022, ma sembra che non ci siano collegamenti diretti tra quella condizione e l’emorragia attuale.
Fedez aveva condiviso pubblicamente la sua lotta contro il tumore pancreatico nel 2022, quando aveva annunciato la scoperta della malattia e l’intervento chirurgico che aveva subito.
Ora, dopo essere stato ricoverato per un’emorragia interna causata da ulcere, ha espresso la sua gratitudine per il supporto ricevuto dai medici, chirurghi e infermieri, oltre ai messaggi positivi che gli sono pervenuti dai suoi fan. La sua salute è al centro dell’attenzione, e i suoi sostenitori continuano a desiderare una pronta guarigione.
Le dichiarazioni del dottor Massimo Falconi, direttore della Chirurgia del pancreas dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, riguardo al caso di Fedez:
“La durata del ricovero in questi casi dipende dalle condizioni generali del paziente. Lui è un ragazzo giovane e sano, quindi io credo che i colleghi lo terranno in ospedale 3-4 giorni per essere sicuri che ci sia una stabilità dell’emocromo e dei parametri vitali, poi potrebbe essere dimesso. Ritengo che al massimo entro una settimana possa essere a casa, se non prima.
Io ho notizie indirette e posso ricostruire il caso solo attraverso quello che naturalmente siamo venuti a sapere, perché il nostro è anche un rapporto affettivo e lui si è messo in contatto con noi anche per sapere cosa fare. A far arrivare il rapper nel Pronto soccorso del presidio dell’Asst Fbf-Sacco di Milano sono state delle manifestazioni cliniche possibili in presenza di un’ulcera peptica, un’ulcera duodenale che ogni tanto naturalmente può sanguinare. Di fatto è un evento raro, ma dipende per esempio da quanto tempo il paziente presenta dei sintomi, o magari dall’assunzione di farmaci. Non posso saperlo con certezza.
Per il professionista non ci sarebbero collegamenti con l’intervento subito un anno e mezzo fa:
“Ci può essere una fragilità più o meno importante della parte di organismo interessata, ma noi non osserviamo quasi mai questo tipo di manifestazioni, soprattutto a una distanza di tempo così significativa dall’intervento chirurgico. In ogni caso, di fatto il meccanismo è lo stesso dell’ulcera peptica, ripete Falconi, e credo possa essere ricondotto o a una secrezione acida gastrica più importante rispetto al normale, oppure a una condizione di stress, o ancora all’assunzione di farmaci senza una protezione gastrica.”
Conclude Massimo Falconi.
Redazione NurseTimes
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