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Emergenza Sanitaria in Romagna: personale sottoposto a doppi turni e ferie bloccate

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Bologna, i numeri della carenza di personale sanitario: 257mila ore di ferie non godute e 370mila in regime di straordinario
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Gianluca Gridelli, responsabile del Nursing Up Romagna, lancia l’allarme su una situazione precaria nel sistema sanitario della regione

Descrive un clima lavorativo tossico, carenze di personale e una direzione generale autoritaria.

In un periodo di recrudescenza influenzale, la caccia al “posto letto” è costante, con reparti chirurgici trasformati in degenze mediche. Il personale sanitario, già scarso e stanco, si trova spesso a gestire pazienti senza la formazione specifica necessaria.

La problematica non è circoscritta a un’area specifica, coinvolge tutta la Romagna e il riminese. Reparti specialistici si trasformano in geriatrie, e i reparti Covid lavorano con personale al minimo, se non addirittura sotto il minimo, compromettendo un’assistenza degna di questo nome.

Il Nursing Up Romagna denuncia una situazione critica, caratterizzata da un clima lavorativo tossico, rassegnazione e disaffezione alla professione sanitaria. Gridelli attribuisce ciò soprattutto a una direzione generale autoritaria, che utilizza il bastone anziché la carota.

Il personale, sottoposto a doppi turni e ferie bloccate, vede aumentare i certificati di malattia a causa della sindrome influenzale e della stanchezza psico-fisica.

Le assenze programmate, tra cui congedi parentali e gravidanze, non vengono sostituite adeguatamente.

Il sistema sanitario sembra sull’orlo dell’implosione, con operatori che lasciano il settore per il privato o la libera professione. Nonostante le dichiarate assunzioni durante la pandemia, il Nursing Up chiede dove siano finiti questi operatori, considerando le difficoltà nel coprire i turni e l’implementazione dei Centri di Assistenza Unificata (Cau) su tutto il territorio romagnolo.

La politica, secondo l’organizzazione sindacale, sembra non supportare adeguatamente il personale, con una gestione che riduce anziché aumentare le risorse. La direzione generale, attraverso un sistema di autogestione, mette a dura prova la vita privata degli operatori, costringendoli a essere costantemente a disposizione dell’azienda a costo zero.

Secondo la denuncia del Nursing Up la situazione nel sistema sanitario romagnolo richiede urgenti interventi e attenzione da parte delle autorità competenti per garantire un’assistenza di qualità e sostenibile per il personale sanitario.

Redazione Nurse Times

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